Marea nera, posato il super tappo. BP col fiato sospeso
Le prossime 48 ore saranno cruciali per capire se l'operazione ha avuto successo. Michelle dice ai turisti: "Non abbandonate la Florida".
Forse è una svolta cruciale nella lotta da mesi vede coinvolto il greggio che fuoriesce a causa dell'esplosione della piattaforma della British Petroleum e che inquina il Golfo del Messico. Nonostante tutto la BP si dice prudente perché non c'è la certezza che il nuovo "super tappo" sul pozzo di petrolio, posato questa notte, riuscirà a bloccare del tutto la fuoriuscita. Ovviamente c'è la speranza che la copertura riesca a contenere integralmente la fuga dei milioni di litri di greggio che si riversano quotidianamente nell'oceano da oltre 3 mesi. Le prossime 48 ore saranno cruciali per capire se l'operazione ha avuto successo: le immagini diffuse sul sito internet del gruppo petrolifero britannico mostrano la posa del tappo sulla fuga di greggio a una profondità di 1.500 metri. Battezzato "Top Hat 10", il nuovo imbuto sostituisce il precedente che raccoglieva al massimo 25.000 barili di petrolio, contro i 35.000-60.000 che sgorgavano dal pozzo. La Bp non ha voluto comunque garantire il successo del nuovo tentativo, sottolineando come questa operazione sia eccezionale e senza precedenti «a questa profondità e in queste condizioni». «La sua efficacia e capacità di contenere il greggio e il gas non possono essere assicurate», mette in guardia la compagnia. Inoltre Bp sottolinea che «ci aspettiamo - sebbene non vi sia la certezza - che nel corso dei test non sarà rilasciato greggio nell'oceano. Questo però non costituirà indicazione che il flusso dal pozzo sia stato bloccato permanentemente». Se il super tappo dovesse funzionare, la società conta entro inizio agosto di riuscire a mettere in opera i due primi nuovi pozzi di soccorso che dovrebbero bloccare definitivamente la fuga di greggio. Nel frattempo è arrivata in Florida la First Lady, Michelle Obama, che ha invitato i turisti a non abbandonare la costa del Golfo: «È importante per il resto del Paese sapere che questi posti continuano ad essere vivi e belli come lo sono sempre stati in precedenza». E anche sul fronte giuridico ci sonod elle novità: il governo Usa ha annunciato una nuova moratoria sulle perforazioni offshore in profondità, per sostituire quella attualmente sospesa dal tribunale federale, perché "troppo estesa". La nuova moratoria sarà in vigore fino al 30 novembre.