In Canada vincono i liberali e dopo le elezioni federali il prossimo premier (di minoranza) Mark Carney sgancia subito una bomba diplomatica contro Donald Trump. Si tratta del quarto mandato consecutivo dei Liberali che hanno sorprendentemente ribaltato le previsioni della vigilia che davano favorito il leader dell'opposizione populista Pierre Poilievre e che ha tentato di trasformare le elezioni in un referendum sull'ex primo ministro, Justin Trudeau, la cui popolarità è diminuita verso la fine del suo decennio al potere a causa dell'aumento dei prezzi di cibo e case.
Secondo gli osservatori sul voto canadese hanno pesato le minacce di annessione e di guerra commerciale annunciate dal presidente degli Stati Uniti, e le stesse dichiarazioni di Carney sembrano andare in questa direzione. Per lui però non sarà facile governare: secondo la Canadian Broadcasting Corporation, l'emittente pubblica nazionale, i liberali otterranno la maggioranza relativa dei 343 seggi al Parlamento rispetto ai conservatori ma appare impossibile la maggioranza assoluta, che consentirebbe loro di approvare le leggi senza bisogno di aiuto alleanza con partiti minori.
"Il presidente Trump sta cercando di spezzarci affinché l'America possa possederci. Questo non accadrà mai... Mai", ha scandito Carney nel discorso della vittoria che ha tenuto davanti ai sostenitori a Ottawa. "Abbiamo superato lo shock del tradimento americano, ma non dovremo mai dimenticare la lezione". E ancora: "Come dico da mesi, l'America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua, il nostro Paese. Non si tratta di minacce vane. Il presidente Trump sta cercando di distruggerci per poterci possedere. Questo non accadrà mai, mai. Ma dobbiamo anche riconoscere la realtà: il nostro mondo è cambiato radicalmente".
Le parole di rottura di Carney con Washington hanno trovato subito sponda oltre oceano. "Congratulazioni a Mark Carney per la vittoria elettorale. Lavoreremo insieme per approfondire le nostre relazioni economiche e garantire la sicurezza dei lavoratori nel Regno Unito e in Canada", scrive su X il premier britannico Keir Starmer, rivolgendosi al primo ministro. "Il Regno Unito e il Canada sono alleati, partner e amici stretti. Con la sua leadership e i suoi legami personali con il Regno Unito, sono certo che le relazioni fra i nostri due Paesi continueranno a crescere", ha affermato Starmer. "La nostra partnership si basa su una storia e valori condivisi, con una sovranità comune, e non vedo l'ora di rafforzare i nostri legami dopo il successo dell'incontro di Downing Street del mese scorso".
"Congratulazioni a Mark J. Carney e al Partito liberale per la loro vittoria elettorale. Il legame tra Europa e Canada è forte e si sta rafforzando. Sono ansiosa di lavorare a stretto contatto, sia a livello bilaterale che nell'ambito del G7. Difenderemo i valori democratici condivisi, promuoveremo il multilateralismo e sosterremo un commercio libero e equo", è invece il commento sempre su X della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
Esulta anche Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito Democratico Europeo: "La vittoria di Mark Carney alle elezioni canadesi è di grande importanza, non solo per il Canada ma per tutti i democratici nel mondo. I cittadini canadesi hanno scelto la dignità, una crescita economica sostenibile, l'inclusione sociale e il rispetto delle istituzioni democratiche, rifiutando la tentazione di modelli politici basati sulla divisione e sulla contrapposizione. Questo risultato elettorale - prosegue Gozi - rappresenta anche una risposta chiara alle pressioni e alle dinamiche che, negli Stati Uniti sotto la guida di Donald Trump, hanno spesso alimentato tensioni e sfidato i principi della convivenza democratica. In un contesto globale sempre più complesso, la scelta del Canada rafforza l'alleanza tra le forze liberali e democratiche di Canada, Stati Uniti, Europa e oltre, che oggi devono intensificare la loro collaborazione per difendere la democrazia, lo stato di diritto e promuovere una nuova cooperazione transnazionale".