Una storia atroce arriva dal Brasile, dal Maranhao, stato del Nord-est dove una bambina di 13 anni e il fratellino di 7 sono morti a cinque giorni di distanza tra loro, dopo che entrambi avevano mangiato l'uovo di Pasqua che la ex fidanzata del padre aveva regalato loro in occasione delle festività. Il piccolo è spirato in ospedale solo poche ore dopo aver mangiato il cioccolato dell’uovo, mercoledì scorso, mentre la sorella più grande ha avuto la stessa triste sorte lunedì all’ospedale municipale di Imperatriz, dove era ricoverata. E ora c’è un forte sospetto di avvelenamento (più di un sospetto…). Jordélia Pereira Barbosa, donna di 36 anni, è stata arrestata dalla polizia con l’accusa di duplice omicidio.
Per i medici, la causa di morte è stata uno shock vascolare collegato a un'insufficienza multiorgano doluta all'avvelenamento: "Purtroppo, le condizioni cliniche hanno mostrato un grave e rapido peggioramento, senza risposta alle cure”. E non solo, perché in ospedale rimane ricoverata anche la madre dei piccoli, Miriam Lira, le cui condizioni però sono stabili. Secondo chi indaga, i tre erano gli obiettivi della 36enne che ha inviato questo regalo al veleno, fatale per i piccoli. Le uova erano confezionate in un vassoio di plastica, con un biglietto di auguri allegato: “Con amore per Miriam Lira, Buona Pasqua!”.
La Pereira, dal canto suo, ha ammesso di aver acquistato le uova, ma ha negato di averle avvelenate. In un filmato, però, la si vede intenta ad acquistare le uova indossando una parrucca, per camuffare la sua identità. La si vede con le uova in mano alla cassa, prima di pagare con la carta di credito. Dopo la consegna, la 36enne ha ricevuto una chiamata anonima che le confermava l’avvenuto ricevimento del pacco. Il segretario del Dipartimento di sicurezza del Maranhão ha dichiarato: “Le prove suggeriscono che il crimine sia stato motivato dalla vendetta, dalla gelosia, dato che l'ex marito dell'autrice è l'attuale compagno della vittima, che è stata avvelenata insieme ai suoi due figli”.