La Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione da parte dei Paesi occidentali. Lo ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa ed ex ministro della Difesa, Serghei Shoigu, in un’intervista alla Tass. "Nel novembre 2024 sono state apportate modifiche ai Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare, in base alle quali la Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione", ha ricordato. La Russia, secondo Shoigu, "sta monitorando attentamente i preparativi militari dei Paesi europei". "In conformità con la Strategia di sicurezza nazionale della Federazione Russa, nel caso in cui Stati stranieri commettano azioni ostili che rappresentino una minaccia alla sovranità e all’integrità territoriale della Federazione Russa, il nostro Paese ritiene legittimo adottare misure simmetriche e asimmetriche necessarie per reprimere tali azioni e impedirne la ripetizione", ha aggiunto Shoigu.
La deterrenza nucleare, come ha osservato il segretario del Consiglio di sicurezza, "viene attuata nei confronti di Stati e coalizioni militari che considerano la Russia un potenziale nemico e possiedono armi di distruzione di massa o un significativo potenziale di combattimento di forze multiuso". Intanto il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, dopo l’attacco russo di questa notte su Kiev, sui social scrive: "Putin dimostra con le sue azioni, non con le parole, di non rispettare alcuno sforzo di pace e di voler solo continuare la guerra. La debolezza e le concessioni non fermeranno il suo terrore e la sua aggressione. Solo la forza e la pressione lo faranno".
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E' attesa per oggi la risposta dell’Ucraina a una proposta di pace americana per la fine della guerra con la R..."La Russia - sottolinea - ha lanciato un massiccio attacco con missili e droni contro l’Ucraina, prendendo di mira i civili a Kiev e in altre zone. Le richieste massimaliste russe di ieri all’Ucraina di ritirarsi dalle sue regioni, unite a questi attacchi brutali, dimostrano che l’ostacolo alla pace è la Russia, non l’Ucraina. È a Mosca, non a Kiev, che bisogna fare pressione. La capitale dell’Ucraina ha vissuto una notte particolarmente orribile e rumorosa. Al momento, 9 civili sono stati uccisi a Kiev e oltre 70 feriti, tra cui 6 bambini". Il ministro ricorda poi che "altre città e comunità ucraine sono state bersagliate da missili e droni russi nel cuore della notte, uccidendo e ferendo civili".