Un uomo "senza carte da giocare": così il presidente americano Donald Trump ha definito l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, criticandolo su Truth per il suo rifiuto di riconoscere la Crimea come russa. "Sono dichiarazioni incendiarie come quelle di Zelensky che rendono così difficile risolvere questa guerra - ha dichiarato il capo della Casa Bianca -. Non ha nulla di cui vantarsi! La situazione per l'Ucraina è disastrosa: può ottenere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l'intero Paese". Secondo lui, "la dichiarazione rilasciata oggi da Zelensky non farà altro che prolungare il 'campo di sterminio'".
Nelle scorse ore, il leader ucraino aveva ribadito che Kiev non riconoscerà mai i territori occupati dai russi: “L'Ucraina non riconosce l'occupazione legale della Crimea. Non c'è nulla di cui parlare. Questo è al di fuori della nostra Costituzione. Si tratta del nostro territorio, del territorio del popolo ucraino”.
Come Trump, anche il vicepresidente americano JD Vance ha evocato la necessità di concessioni territoriali da parte di Kiev per ottenere un accordo. In particolare, ha invitato l'Ucraina ad accettare una proposta di pace americana che rispecchia fedelmente le richieste russe, tra cui il “congelamento” delle linee territoriali nella guerra dei tre anni, l'accettazione dell'annessione della Crimea da parte della Russia e il divieto per l'Ucraina di entrare a far parte della Nato.