Condoglianze e ironia di quart’ordine. Sui social network non si contano post e commenti di chi ironizza sull’incontro, l’ultimo con un leader politico, che Papa Francesco ha fatto con il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance. Si è trattato di un bilaterale di dieci minuti, neanche programmato, domenica mattina, a Casa Santa Marta. «So che non è stato molto bene, ma sono contento di vedere che ora sta meglio. Grazie per avermi ricevuto», sono state le parole di Vance al Santo Padre.
«Mamma mia che sfiga. Vance gli dice che prega per la sua guarigione e il Papa muore il giorno dopo. Questa è l’aura malefica che si porta dietro», è questo il tenore dei post online. E ancora: «Vance: “Contento di vederla meglio”. Diverse ore dopo il Papa muore. Sipario». Oltre agli utenti comuni e ai vignettisti (Le più belle frasi di Osho ha pubblicato uno scatto in cui Trump chiede a Vance: «Ma che j’hai detto?»), Dagospia non perde l’occasione di “cafoneggiare”: «Il bacio della morte di J.D. Vance», titola. E prosegue: «Era meglio se stavi a casa tua...».
Durante la visita, il pontefice ha omaggiato il numero due della Casa Bianca con delle uova di Pasqua per i tre figli e dei rosari per lui e per la moglie Usha Vance. Dopo l’incontro, il pontefice si è affacciato su piazza San Pietro per la benedizione “urbi et orbi” e, con un filo di voce, ha pronunciato poche parole: «Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua».