Putin, la "tregua" è una pioggia di fuoco russa sull'Ucraina

Finito il "cessate il fuoco", dalle 23 Mosca è tornata a bombardare Kiev. La denuncia sulle "violazioni" di Pasqua
lunedì 21 aprile 2025
Putin, la "tregua" è una pioggia di fuoco russa sull'Ucraina
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Una impressionante pioggia di fuoco sull'Ucraina: è scaduta alle 23 ore italiana la 'tregua di Pasqua' annunciata sabato dal presidente russo Vladimir Putin. Il Cremlino ha dichiarato domenica tramite il portavoce Peskov, che Mosca non è intenzionata a prorogare la pausa delle ostilità. Una tregua indetta unilateralmente dalla Russia, che ha immediatamente ricominicato a colpire duramente il territorio nemico con droni kamikaze. L'Aeronautica Militare di Kiev segnala attacchi nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Zaporizhia. In queste regioni è stata dichiarata l'allerta aerea, così come nella regione di Dnepropetrovsk.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato peraltro Mosca di aver violato la tregua "più di 2.000 volte", precisando tuttavia che "non ci sono stati allarmi di incursione aerea" nella giornata pasquale.

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"Abbiamo visto l'annuncio del presidente Putin di un cessate il fuoco temporaneo per la Pasqua. Restiamo impegnati a raggiungere una tregua piena e duratura. Se valuteremo che le loro intenzioni sono serie, accoglieremmo con favore un'estensione oltre domenica", aveva affermato il Dipartimento di Stato statunitense in una nota, riportata dal Kyiv Independent. Come detto il portavoce del Cremlino ha confermato che il presidente russo non dato indicazioni di prolungare la tregua. Anche Mosca ha accusato Kiev di violare la tregua con attacchi contro "postazioni russe" nei territori che occupa in Ucraina orientale. Zelensky aveva detto il 19 aprile che l'Ucraina è pronta a estendere la tregua ad almeno 30 giorni, e ha invitato la Russia ad accettare una tregua incondizionata di un mese, anche solo per quanto riguarda gli attacchi aerei. "Questo mostrerebbe le reali intenzioni della Russia, perché 30 ore bastano per fare notizia, ma non per costruire fiducia. Trenta giorni possono dare una possibilità alla pace", ha affermato in un post sui social.

La proposta del presidente ucraino richiama quella statunitense di una tregua completa di 30 giorni, espressa dai negoziatori di Washington a marzo durante i colloqui tra Kiev e Mosca svoltisi in Arabia Saudita. L'Ucraina aveva accettato, dichiarandosi pronta ad attuare il cessate il fuoco una volta che la Russia avesse accettato gli stessi termini. Mosca da allora ha rifiutato ogni proposta per un cessate il fuoco più ampio, pretendendo che l'Ucraina interrompa il proprio sostegno militare estero, condizione considerata irricevibile da Kiev e dai suoi alleati.

Il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato il 18 aprile di ritirarsi dal processo di mediazione se una delle due parti renderà irraggiungibile un accordo. Putin ha annunciato la sua "tregua di 30 ore" il giorno successivo. I leader europei hanno accolto con scetticismo la mossa di Mosca, definendola una "operazione mediatica" e sollecitando Putin a dichiarare una tregua incondizionata. Invano, almeno per ora.