Macron e Rubio, fiasco totale nelle stesse ore di Meloni da Trump

Mentre la premier italiana alla Casa Bianca fa centro con il presidente americano, a Parigi il vertice sull'Ucraina è un altro buco nell'acqua
di Mauro Zanonvenerdì 18 aprile 2025
Macron e Rubio, fiasco totale nelle stesse ore di Meloni da Trump
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Mentre il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, incontrava a Washington il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sfruttando la sua “special relationship” per trovare un compromesso sui dazi e scongiurare una guerra commerciale tra Ue e Usa, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha accolto a Parigi il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e l’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, organizzando una serie di incontri con i vertici della diplomazia ucraina e alti rappresentanti francesi, tedeschi e britannici per fare «il punto sulle trattative di pace che puntano a mettere fine all’aggressione russa dell’Ucraina», ma anche «per discutere di dazi e della situazione in Medio Oriente in una logica di de-escalation», secondo fonti dell’Eliseo. Colloqui «promettenti» di cui in serata Rubio ha informato il ministro degli esteri russo, Lavrov.

La giornata è iniziata con un incontro tra il consigliere diplomatico del presidente francese, Emmanuel Bonne, il capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, il consigliere per la sicurezza nazionale del Regno Unito, Jonathan Powell, e quello tedesco, Jens Plotner.
Alle 11.30, secondo fonti dell’Eliseo, Bonne ha ricevuto Witkoff insieme a Powell e Plotner.

Poi, alle 13.30 si è svolto un pranzo di lavoro tra Macron, Rubio e Witkoff, prima del quale il capo dello Stato francese ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky. Alle 15, Bonne ha riunito attorno allo stesso tavolo gli emissari americani, ucraini e europei per un altro incontro multilaterale.

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Quella di ieri è stata la prima riunione ad alto livello tra rappresentanti della cosiddetta “Coalizione dei volenterosi” guidata da Regno Unito e Francia, e la nuova leadership statunitense, dopo le visite a Washington di Macron e il primo ministro britannico, Keir Starmer. Ieri, a Parigi, era presente anche il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, il suo omologo ucraino, Andrii Sybiha, e il ministro della Difesa dell’Ucraina, Rustem Umerov.

Nel pomeriggio, le stesse fonti francesi hanno annunciato la tenuta di un’ulteriore riunione poco dopo le 18, con Macron, il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, e gli altri protagonisti della giornata, a cui si è aggiunto l’inviato di Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg.

Secondo quanto riportato dall’Afp, Macron ha dichiarato che gli incontri di ieri tra i responsabili della diplomazia Usa e gli emissari britannici, tedeschi e ucraini rappresentano un’«importante opportunità di convergenza» sul conflitto in Ucraina. «Tutti vogliono la pace, certamente, e una pace solida e duratura», ha detto il presidente francese. «Siamo arrivati a Parigi con un obiettivo in testa: definire soluzioni concrete per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina» e far cessare «l’inutile spargimento di sangue», ha scritto Rubio su X.

Reagendo agli incontri multilaterali di Parigi, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha affermato che la Russia si aspetta dall’Europa e dall’Ucraina «un orientamento verso la soluzione pacifica» del conflitto e «purtroppo dagli europei vediamo un orientamento verso la continuazione del conflitto». Da Kiev, nel pomeriggio, il presidente ucraino Zelensky aveva accusato Witkoff di «adottare la stra© RIPRODUZIONE RISERVATA tegia russa».