"Occupa una posizione unica in Europa" e per questo la sua "missione" negli Usa "suscita più speranze che timori": il New York Times lo ha scritto a proposito della premier italiana Giorgia Meloni e della sua visita a Washington, dove oggi incontra il presidente americano Donald Trump per trattare sul tema dei dazi. La presidente del Consiglio è atterrata negli Stati Uniti, alla Joint Base Andrews, poco prima delle 21 di ieri, mercoledì 16 aprile. L’incontro col tycoon alla Casa Bianca, invece, è programmato per le 12 ora americana (le 18 in Italia) di oggi.
Il quotidiano liberal americano, uno dei più importanti, scrive che "il suo background di destra l’ha da tempo posizionata come potenziale alleato di Trump, al cui insediamento è stata invitata a differenza di altri leader europei", e sottolinea che "queste credenziali hanno contribuito ad alimentare le speculazioni sul fatto che Meloni potrebbe portare un approccio 'Italy-first', cercando di stringere accordi per il suo Paese e minacciando di minare l’unità europea". Una versione in realtà già smentita dalla notizia dei continui contatti tra Meloni e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
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"C’è stata la decadenza europea, grazie a leader come Von der Leyen. Dal punto di vista demografico, l...E infatti all'ipotesi di un approccio "Italy-first" non crede neanche il Nyt, che cita molti diplomatici e funzionari che respingono queste preoccupazioni, "anche perché negli ultimi mesi la Meloni si è fatta un nome come un player collaborativo sulla scena europea". In ogni caso, si legge sempre sul giornale statunitense, "per i fan della Meloni, questo è un momento ricco di opportunità, per altri, è un importante banco di prova per capire se può usare la sua affinità con Trump per aiutare l’Italia e l’Europa". A parlare di aspettative positive sull'incontro di oggi è stata anche la rivista Politico, che ha ricordato i buoni auspici dei Paesi europei su questa missione, compresi quelli della Francia, più scettica all'inizio. Nulla da fare, invece, per la sinistra italiana, che continua a puntare il dito contro il governo e la premier.