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Mamma ho perso l'aereo, il delirio del regista: "Se taglio la scena, Trump mi deporta"

di Andrea Carrabino martedì 15 aprile 2025

2' di lettura

L'ultimo delirio con sfumature di cancel-culture in salsa Usa? Eliminare Donald Trump. Non più alle urne, dato che lo scorso 5 novembre la candidata democratica Kamala Harris ha subito una cocente sconfitta. Ma al cinema, dove il tycoon ha fatto da comparsa in alcune pellicole diventate poi dei cult sul grande schermo. Un esempio? Mamma ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York, uno dei film-simbolo di ogni Natale.

Nel secondo capitolo della saga, Kevin si trova ancora una volta lasciato a sé stesso. I genitori si dimenticano di lui e il piccolo si imbarca da solo su un volo diretto a New York. Nella Grande Mela, però, non ha un posto dove soggiornare. Ma il piccolo McCallister ha un colpo di genio dei suoi: utilizzare la carta di credito del padre per pagare il conto di una suite in un lussuoso hotel. Quale? Il Plaza hotel, che all'epoca era di proprietà di Donald Trump. I produttori di Mamma ho perso l'aereo 2 volevano a tutti i costi girare una scena nello storico hotel newyorkese. E Trump, da buon imprenditore, acconsentì alla loro richiesta. Ma a una condizione: doveva prendere parte alle riprese del film.

Chris Columbus, regista italo-americano, fu subito restio a includere il tycoon nella sua pellicola. E accusò l'imprenditore immobiliare di atteggiamenti riprovevoli: "È entrato nel film comportandosi da bullo". Dal canto suo, Donald Trump si difese affermando che il regista aveva mentito. Secondo lui, fu proprio Columbus a "pregarlo" di fare un cameo. Versione poi smentita dal diretto interessato: "Non esiste che io vada da un non-attore e lo preghi per far parte di un mio film. Semplicemente volevamo girare al Plaza Hotel, eravamo disperati".

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Così il regista dei primi due film della saga di Harry Potter maturò l'idea di tagliare la scena di sette secondi in cui Donald Trump interagisce con Kevin McCallister. Soluzione poi accantonata subito dopo. Tranne che per il mercato canadese, dove nel 2019 fu trasmessa una versione di Mamma ho perso l'aereo 2 in cui quello scambio di battute tra The Donald e il giovane protagonista era stato rimosso, facendo così infuriare il presidente americano.

A distanza di 33 anni dall’uscita nelle sale cinematografiche della pellicola natalizia, il registra sembra essere tornato sui suoi passi. Complice il ritorno alla Casa Bianca del tycoon, che ha messo in allarme il circoletto rosso dei salotti newyorkesi e, naturalmente, la stessa Hollywood. Chris Columbus ha ribadito il desiderio di volere cancellare la scena di Donald Trump dal suo film. Ma, in un’intervista rilasciata al San Francisco Chronicle, ha confessato di temere che il presidente lo espella dagli Stati Uniti: “Se lo taglio, probabilmente verrò spedito fuori dal Paese. Verrò considerato non adatto a vivere qui”. Insomma, verrebbe da dire: mamma abbiamo perso un regista.

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