Sale sempre di più la tensione tra la Russia ed il resto dell’Europa e le ultime parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, non sono incoraggianti, dopo che il cancelliere tedesco Merz si è detto aperto all’eventuale invio dei missili a lungo raggio “Taurus” all’esercito ucraino che, dopo 3 anni di assedio, deve uscire dalla sua fase difensiva e contrattaccare.
“L’Europa non conterà più nulla, ma comunque non l’hanno presa bene. A giudicare dalle sue dichiarazioni, appare chiaro che il signor Merz si appresta a compiere vari passi che inevitabilmente porteranno solo ad un’ulteriore escalation della situazione intorno all’Ucraina. Vediamo posizioni analoghe anche in altre capitali europee, che purtroppo non ci appaiono inclini a negoziati di pace, ma piuttosto sono propense a provocare in ogni modo la continuazione della guerra”.
Merz, leader dei conservatori della Cdu, ha specificato: “Kiev reagisce sempre e soltanto. Deve essere in grado di determinare da sola una parte di questi eventi. I militari direbbero: dovete prendere in mano la situazione”. Merz ha anche suggerito la distruzione del ponte di Kerch, collegamento terrestre principale tra Russia e penisola di Crimea: “Sarebbe un modo strategico per mettere finalmente questo Paese di fronte alla reale situazione”.
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È forte alla Casa Bianca l’irritazione per l’ennesimo brutale attacco russo contro i civili ucraini a...A queste parole, non solo Peskov, ma anche Dmitry Medvedev non ci è andato giù leggero: “Fritz Merz è perseguitato dai ricordi di suo padre che prestò servizio nella Wehrmacht hitleriana. Ora, lui propone di colpire il ponte di Crimea. Pensaci due volte, nazista!”.
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