"Nazista": così il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha definito il probabile nuovo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, dopo che quest'ultimo ha parlato dell’idea di attaccare il ponte di Crimea e ha ricordato il passato hitleriano di suo padre. "Il candidato cancelliere Merz è tormentato dai ricordi di suo padre che ha prestato servizio nella Wehrmacht di Hitler - ha detto l'ex presidente russo -. Ora Merz propone di colpire il ponte di Crimea. Pensaci bene, nazista!". In precedenza, Merz - che dovrebbe guidare il nuovo governo tedesco da maggio - si è detto favorevole all’invio dei missili da crociera Taurus a Kiev a condizione che il trasferimento di queste armi fosse concordato con i partner dell’Ue.
Il probabile futuro cancelliere ha sottolineato anche che l’esercito ucraino è in modalità difensiva, ma che, a suo parere, dovrebbe avere la capacità di colpire le vie di rifornimento delle forze russe. E in quel contesto ha fatto riferimento al ponte di Crimea. Tra l'altro, è da tempo che Kiev chiede a Berlino i missili Taurus, razzi considerati analoghi ai missili britannici Storm Shadow, già consegnati all’Ucraina. Unica differenza la gittata, che nei missili tedesco-svedesi è maggiore. Come ha ricordato il presidente russo Vladimir Putin al vertice dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva del 28 novembre 2024, Mosca ha detto più volte che l’uso di armi occidentali a lungo raggio sul territorio russo comporterebbe il coinvolgimento diretto della Nato nel conflitto.
A dire la sua anche il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che si è scagliato contro il leader dei conservatori tedeschi parlando del rischio di escalation. "Merz sostiene diverse misure che possono portare e porteranno inevitabilmente a un’ulteriore escalation della situazione in Ucraina", ha affermato Peskov nel suo briefing con la stampa, sottolineando come Merz "stia facendo una campagna per un inasprimento" del conflitto, "una posizione simile osservata in altre capitali europee".