Chiudono in positivo le Borse cinesi, in controtendenza rispetto alle altre piazze asiatiche, rinvigorite dalle dichiarazioni di Pechino, che ha promesso "misure ferme e vigorose" per tutelare gli interessi della Cina rispetto alle politiche daziarie di Trump. Shanghai chiude a +1,31%. Lo Shenzhen registra +1,22%. Vira in positivo anche Hong Kong a +0,74%. Seul invece chiude in negativo a -1,74%, dopo che anche Tokyo ha registrato pesanti perdite chiudendo a -3,93%. Sydney si attesta a -1,8%. Infatti Pechino ha fatto sapere che adotterà "misure risolute" per difendere i propri diritti commerciali, ma non ha fornito dettagli su come risponderà alle mosse degli Stati Uniti che hanno portato i dazi sulle merci cinesi a un livello senza precedenti del 104%.
Parlando nel briefing quotidiano, il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jiang ha dichiarato che la Cina non accetterà "in alcun modo" gli aumenti delle tariffe Usa e le pressioni estreme esercitate sulla Cina e ha ribadito che Pechino "combatterà fino alla fine" contro ciò che ha descritto come bullismo commerciale da parte degli Stati Uniti. Il portavoce non ha però precisato se aumenterà le tariffe del 34% precedentemente annunciate sulle importazioni Usa o se applicherà altri mezzi. Intanto i massimi leader cinesi si incontreranno oggi per definire le misure per rilanciare l’economia e stabilizzare i mercati dei capitali.
Dazi, sinistra e Bce insistono con l'assalto kamikaze agli Usa
Mettiamola così: la sinistra non ha alcun interesse (elettorale) a placare la tempesta sui mercati. È il v...Il vertice di emergenza è il primo a essere reso pubblico da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto dazi reciproci alla Cina la scorsa settimana, e segue l’applicazione del 104% delle imposte Usa sulle importazioni da Pechino.Tra i partecipanti attesi al vertice ci sarebbero alti funzionari del Consiglio di Stato, nonché diversi enti governativi e regolatori, tra cui la Banca popolare cinese, la banca centrale e il ministero delle Finanze, hanno detto le due fonti, che hanno chiesto l’anonimato in quanto non autorizzate a parlare con i media. I responsabili politici dovrebbero discutere le misure per stimolare i consumi interni e sostenere i mercati dei capitali in Cina.