Dazi, Trump contro la Cina: "Non sanno da dove iniziare". La replica: "Bullo"

martedì 8 aprile 2025
Dazi, Trump contro la Cina: "Non sanno da dove iniziare". La replica: "Bullo"
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“La Cina vuole fare un accordo, ma non sa come iniziare. Stiamo aspettando la loro chiamata. Succederà!”: lo ha scritto sul social Truth il presidente americano Donald Trump, che ieri ha minacciato Pechino di imporre ulteriori dazi del 50% sulle merci cinesi se la Cina non ritirerà i suoi controdazi del 34%. Sulla questione si è espresso anche il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent: “Penso che sia stato un grosso errore, questa escalation cinese, perché stanno giocando con una coppia di due”, ha detto a Cnbc, utilizzando termini del gergo del poker.

Non si è fatta attendere la risposta di Pechino, che ha promesso che “combatterà fino alla fine”, prendendo contromisure per salvaguardare i propri interessi. Il premier cinese Li Qiang ha parlato di un "atto di unilateralismo, protezionismo e di prepotenza economica". Inoltre, nella telefonata con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Li ha assicurato che Pechino dispone "di sufficienti strumenti di politica di riserva per tutelarsi del tutto da influenze esterne avverse". Dal ministero del Commercio, invece, hanno sottolineato che se "le contromisure adottate dalla Cina mirano a salvaguardare la propria sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo e a mantenere il normale ordine commerciale internazionale" e quindi "sono del tutto legittime", la minaccia di Trump di inasprire i dazi sulla Cina invece "è un errore su un altro errore ed espone ancora una volta la natura ricattatoria degli Stati Uniti. La Cina non lo accetterà mai. Se gli Stati Uniti insisteranno sulla loro strada, la Cina combatterà fino alla fine”.

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Intanto il capo della Casa Bianca ha scritto su Truth di avere avuto “una fantastica telefonata con il presidente ad interim della Corea del Sud”. E ha aggiunto: “Abbiamo parlato del loro enorme e insostenibile surplus, dei dazi, della costruzione navale, dell’acquisto su larga scala di GNL dagli Stati Uniti, della loro joint venture in un gasdotto in Alaska e del pagamento per la grande protezione militare che forniamo alla Corea del Sud. Hanno iniziato questi pagamenti militari durante il mio primo mandato, miliardi di dollari, ma ‘Sleepy’ Joe Biden, per ragioni sconosciute, ha posto fine all’accordo. È stato uno shock per tutti! In ogni caso, abbiamo i confini e la probabilità di un grande accordo per entrambi i paesi”. Trump ha aggiunto che “il loro top team è su un aereo diretto negli Stati Uniti e le cose sembrano andare bene”. E infine: “Stiamo trattando allo stesso modo con molti altri paesi, che vogliono tutti fare un accordo con gli Stati Uniti. Come con la Corea del Sud, stiamo sollevando altri argomenti che non sono coperti da scambi e tariffe, e stiamo negoziando anche quelli. Dio benedica gli Usa”. 

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