Il governo ucraino critica la moderazione degli americani nei confronti della Russia, sebbene reputi necessario ricucire con gli Usa sulle terre rare. Ieri, infatti, il ministro dell’Economia ucraino, Yuliia Svyrydenko, ha preannunciato l’invio a Washington di una delegazione per discutere una nuova bozza d’accordo sui giacimenti, dopo quella inizialmente considerata svantaggiosa da Kiev. Il mese scorso, la mancata firma del presidente ucraino Volodymir Zelensky all’accordo col collega Usa Donald Trump che avrebbe consentito ad aziende americane lo sfruttamento delle “terre rare” ucraine, ossia i metalli speciali vitali per l’elettronica, aveva causato la rottura Usa-Ucraina, rientrata a fatica. Scopo dell’accordo era garantire che interessi così forti dell’America in Ucraina dissuadessero la Russia da attacchi futuri.
Ora la Svyrydenko ha spiegato che in questi giorni andranno alla Casa Bianca «rappresentanti dei ministeri dell’Economia, degli Esteri, della Giustizia e delle Finanze» e che «la nuova bozza di accordo degli Stati Uniti dimostra che l’intenzione di creare un fondo o di investire congiuntamente rimane». Un accordo ucraino-statunitense sulle terre rare s’accompagnerebbe alla prosecuzione del dialogo Usa-Russia per un cessate il fuoco duraturo, tenendo conto che anche i russi offrono ai produttori americani della Silicon Valley metalli rari per i loro chip. A tal proposito, l’inviato speciale russo Kirill Dimitrev, che già era stato a Washington nei giorni scorsi, ha rivelato in un’intervista alla televisione russa Pervyj Kanal (“Primo canale”) che «la prossima settimana avremo nuovi contatti con gli americani» e inoltre: «Obiettivo principale è ripristinare le relazioni russo-americane, e io sono impegnato in questo senso da molto tempo. L’attenzione è rivolta alla cooperazione economica e agli investimenti. Abbiamo discusso un gran numero di possibili progetti di investimento congiunti, sia nei metalli delle terre rare, sia nell’Artico, sia nel gas naturale liquefatto».
Marine Le Pen in piazza: "Aggiunta ai trofei di caccia, ma non mollo". E partono cori anti-Macron
Marine Le Pen di fronte ai suoi sostenitori. La leader del Rassemblement National si è presentata a place Vauban ...Ecco perché, quasi in contemporanea, Kevin Hassett, capo del Consiglio Economico della Casa Bianca, ha confermato ciò che si sospettava, che cioè la Russia «è stata esclusa dai dazi perché in trattativa con noi». In particolare: «C’è una negoziazione in corso con la Russia e l’Ucraina e penso che il presidente Trump abbia preso la decisione di non confondere le due questioni». Ciò risponde alla lamentela di Zelensky: «L’Ucraina ha accettato la proposta americana di un cessate il fuoco completo e incondizionato. Putin rifiuta. Stiamo aspettando la risposta degli Stati Uniti, che finora non c’è stata». L’Ucraina ha celebrato ieri il lutto nazionale per il bombardamento russo su Kryvyi Rih che venerdì ha ucciso 20 persone. Ciò ha offerto al presidente francese Emmanuel Macron occasione d’atteggiarsi di nuovo a guida dei paesi europei che continuano a sostenere Kiev non badando ai negoziati Trump-Putin: «Il mio pensiero va ai bambini e a tutte le vittime civili degli attacchi mortali perpetrati dalla Russia». E ha minacciato «azioni forti contro la Russia»: «Questi attacchi della Russia devono cessare. È necessario un cessate il fuoco il prima possibile. E azioni forti se la Russia continua guadagnare tempo e rifiutare la pace. Per quanto tempo la Russia ignorerà le proposte di pace degli Stati Uniti e dell’Ucraina, continuando a uccidere bambini e civili?».
Francia ed Europa mancano però della deterrenza reale che gli Stati Uniti posseggono e quelle di Macron sembrano solo parole. Raid di droni e missili russi, alcuni lanciati da navi nel Mar Nero, hanno colpito ieri Kiev, dove è stata colpita una stazione televisiva, e altre città, fra cui Kherson, dove è morto un civile. Sul campo, truppe russe, che dal Kursk filtrano nella regione ucraina di Sumy, avrebbero conquistato il villaggio di Basivka, ma la Guardia di Frontiera ucraina nega.
Nel Donbass resta alta la pressione russa sui campi trincerati e minati delle difese ucraine e le truppe di Mosca compiono piccole avanzate su Kupyansk e Pokrovsk, consolidando il controllo di Toretsk.