Se in guerra, come in amore, tutto è concesso, allora evidentemente i piani spesso si possono sovrapporre o intrecciare, con risultati purtroppo devastanti. Secondo quanto riportato dalla Reuters, infatti, il Gru (il servizio di intelligence della Russia) avrebbe provocato, nello scorso mese di luglio, esplosioni di pacchi contenenti cosmetici, cuscini per massaggi e sex toys all'interno di alcuni magazzini nel Regno Unito, in Germania e anche in Polonia.
Gli incendi sono avvenuti il 19, 20 e 21 luglio dello scorso anno in tre città: Birmingham, in Inghilterra, Lipsia in Germania e vicino a Varsavia, in Polonia. Le indagini di quest’ultimo Paese suggeriscono che un ucraino di nome Vladislav D., residente nel sud del Paese, fosse coinvolto nell'operazione di sabotaggio. Secondo le autorità, agiva sotto le istruzioni di un ufficiale dell'intelligence russa, conosciuto solo con il soprannome “Warrior”.
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Possibile un nuovo contatto tra Mosca e Washington già la prossima settimana: il tema? Sempre l'Ucraina. A co...Il 19 luglio, Vladislav avrebbe consegnato alcune delle spedizioni in un parco di Vilnius a un uomo che utilizzava il codice “Maria”. Per lui sono scattate le manette in Polonia all'inizio di agosto ed è stato accusato di terrorismo per conto dei servizi segreti russi. Nonostante ciò, il sospetto ha negato ogni coinvolgimento e ha respinto le accuse di spionaggio.
Un testimone, anonimo, ha svelato sempre alla Reuters: “Dietro a tutto questo c'è il Gru. Il governo russo, ovviamente, ha respinto le accuse di coinvolgimento nei devastanti incendi, definendole come infondate. Secondo, invece, le informazioni provenienti da fonti estere, le coperte trovate nelle spedizioni di cosmetici e sex toys contenevano dispositivi incendiari artigianali, realizzati con una miscela di sostanze chimiche, tra cui il magnesio altamente reattivo. I dispositivi si innescavano attraverso detonatori preimpostati, provenienti da gadget cinesi economici, usati per il tracciamento degli oggetti. Il loro effetto veniva potenziato da tubetti di cosmetici, che sembravano normali prodotti di bellezza, ma che in realtà contenevano gel con composti infiammabili, tra cui il nitrometano.
Un’azione russa per destabilizzare i Paesi alleati dell’Ucraina? A quanto pare si, come parte di una “guerra ibrida” in cui la Russia sta solo studiando quali siano le prossime mosse. L’obiettivo vero sarebbe quello di spedire pacchi simili a bordo di voli cargo diretti negli Stati Uniti e in Canada, dove verrebbero fatti saltare.
C’è, inoltre, un altro sospettato, nome in codice: Aleksandr. È stato arrestato in Bosnia, dove si era identificato come Aleksandr Bezrukov, cittadino russo di Rostov sul Don. Durante le udienze a Sarajevo a gennaio, ha negato di aver preso parte al complotto contro i magazzini o i voli cargo. Tuttavia, a febbraio è stato estradato in Polonia dopo aver perso il caso in tribunale. Secondo una persona vicina all’indagine, Bezrukov continua a negare le accuse.