Possibile un nuovo contatto tra Mosca e Washington già la prossima settimana: il tema? Sempre l'Ucraina. A confermare la possibilità di dialogo tra le due superpotenze è stato Kirill Dmitriev, rappresentante speciale del presidente russo per gli investimenti e capo del Fondo russo per gli investimenti diretti. Intervistato dal Primo canale russo, Dmitriev ha confermato che “già la prossima settimana” sono previsti nuovi contatti tra rappresentanti della Federazione Russa e degli Stati Uniti. Lo stesso Dmitriev si è recentemente recato a Washington, dove ha avuto una serie di incontri con membri dell’establishment americano. Un segnale che, almeno sul fronte diplomatico, qualcosa si muove.
Tuttavia, sul campo di battaglia la realtà appare ben diversa. Secondo Volodymyr Zelensky, la Russia di Vladimir Putin continua a intensificare gli attacchi contro l’Ucraina, ignorando i segnali di distensione. “È così che la Russia rivela le sue vere intenzioni: continuare a seminare terrore finché il mondo glielo permetterà”, ha scritto il presidente ucraino in un messaggio diffuso sui suoi canali social.
Numeri alla mano, Zelensky ha denunciato che nell’ultima settimana le forze russe hanno lanciato oltre 1.460 bombe aeree guidate, quasi 670 droni kamikaze e più di 30 missili di vario tipo contro città e villaggi ucraini. Tra le zone colpite ci sono Kiev, Mykolayiv, Sumy, Kharkiv, Khmelnytskyi e Cherkasy. “Questi attacchi sono la risposta del presidente russo Vladimir Putin a tutti gli sforzi diplomatici internazionali”, ha affermato il leader ucraino.
In un contesto in cui Mosca e Washington parlano di nuovi contatti, il presidente ucraino ribadisce l’urgenza di mantenere alta la pressione su Mosca. “Gli Stati Uniti, tutta l’Europa, il mondo intero vedono che la Russia continua a combattere e uccidere. Non può esserci alcun allentamento della pressione”, ha concluso Zelensky, rinnovando l’appello per un cessate il fuoco e per un impegno deciso verso una pace duratura.