Il modello Albania non stuzzica solo l'Unione europea. Ma anche Donald Trump. Gli Stati Uniti, seguendo il solco tracciato da Giorgia Meloni, hanno avviato contatti con la Libia e altri Paesi dell'Africa, dell'America Latina e dell'Europa orientale per trovare destinazioni appetibili in cui trasferire immigrati espulsi dal territorio a stelle e strisce ma che non possono essere rimpatriati direttamente nei loro Paesi d'origine.
Come riporta il Wall Street Journal, tra i Paesi contattati ci sono la Libia, il Ruanda, il Benin, l'Eswatini, la Moldova, la Mongolia e il Kosovo. Nel caso specifico della Libia, la proposta statunitense solleva interrogativi rilevanti dal punto di vista dei diritti umani e della gestione dei flussi migratori. Sempre secondo il quotidiano statunitense, la proposta rappresenta un tentativo dell’amministrazione Usa di sbloccare le procedure di rimpatrio, che spesso si arenano a causa del rifiuto o della lentezza dei Paesi d’origine nell’accettare i propri cittadini. L'uomo incaricato da Trump di guidare l'iniziativa è Stephen Miller, vicecapo dello staff della Casa Bianca e figura chiave della linea dura in materia di immigrazione.

Albania, FdI: "Pd anti-italiano, come vuol far saltare il piano"
La Commissione Ue ha dato il via libera all'operazione Albania. "Siamo a conoscenza degli ultimi sviluppi rigua...Trump ci aveva già provato durante il suo primo mandato. Ma la pandemia da Covid-19 aveva costretto la sua amministrazione a sospendere questi modelli. Un portavoce del ministero degli Esteri Usa ha confermato che "l’applicazione delle leggi sull’immigrazione è fondamentale per la sicurezza nazionale e pubblica degli Stati Uniti".
