"L’operazione è finita! Il paziente è sopravvissuto e sta guarendo. La prognosi è che il paziente sarà molto più forte, più grande, migliore e più resiliente che mai. Rendiamo l’America di nuovo grande": il presidente americano Donald Trump lo ha scritto sul social Truth all’indomani dell’annuncio sui dazi.
In un intervento dalla Casa Bianca, il tycoon ha annunciato pesanti dazi contro più di 100 paesi, aprendo quella che in molti hanno definito una "guerra commerciale globale", e li ha giustificati dicendo che queste misure consentiranno agli Stati Uniti di proteggere e rivitalizzare la propria industria manifatturiera. E infatti ha parlato di "giorno della liberazione" per gli Stati Uniti, che presto "torneranno all'età dell'oro". Poi ha aggiunto: "Il nostro paese è stato razziato, saccheggiato, devastato e stuprato". I dazi imposti dal presidente, inoltre, non colpiscono un settore specifico ma tutti i prodotti importati negli Stati Uniti. Di conseguenza aumenteranno i costi, e quindi i prezzi, in maniera generalizzata.
Nel comunicato di annuncio dei dazi, l'amministrazione americana ha spiegato che uno degli obiettivi è "sistemare le ingiustizie del commercio globale" e "ribilanciare il nostro deficit commerciale cronico sui beni". Tra i Paesi più colpiti la Cina, che si vede inflitto un 54% complessivo sul proprio export verso gli Usa, mentre l'Unione europea vedrà un aggravio del 20% per il suo export. La Gran Bretagna di Keir Starmer si ferma invece alla soglia minima del 10%. In ogni caso, non è escluso che dopo l'introduzione dei dazi, i Paesi coinvolti provino ad aprire un negoziato con gli Usa per eliminare o almeno abbassare le tariffe.