"Tutti sono ben consapevoli dei piani degli Stati Uniti per annettere la Groenlandia": Vladimir Putin, intervenuto a un convegno sull’Artico tenuto ieri a Murmansk, lo ha detto a proposito delle mire di Donald Trump sull'isola. E gli ha fatto un assist quando ha detto che "è profondamente sbagliato credere che si tratti di una sorta di discorso stravagante della nuova amministrazione americana. Riguardo alla Groenlandia stiamo parlando di piani seri".
In ogni caso, la posta in gioco è molto alta: nel 2012 l’Accademia delle Scienze di Mosca ha quantificato in 30 trilioni di dollari il valore delle ricchezze minerarie e geo-strategiche nascoste nell’Artico russo. Nel calcolo sono inclusi anche gli effetti economici derivanti dallo sviluppo dalla Rotta Marina del Nord, a cui il Cremlino punta per conquistare una nuova egemonia commerciale. L’apertura di quella via marittima, infatti, permetterebbe di accorciare di circa 4mila miglia nautiche la rotta tra Rotterdam e il porto giapponese di Yokohama in Giappone. Cosa che garantirebbe a Mosca il controllo dei commerci.
Tutto, insomma, ruota attorno a Groenlandia e Polo Nord, il nuovo fronte su cui Stati Uniti, Russia e anche la Cina si contenderanno l’egemonia globale. Lo stesso Trump lo ha detto più volte nei suoi discorsi sull'esigenza di annettere la Groenlandia agli Usa. "Ne abbiamo bisogno per la sicurezza internazionale. Dobbiamo averla - ha dichiarato in una recente intervista al podcaster Vince Coglianese -. Odio dirlo in questo modo, ma dobbiamo averla". E adesso anche Putin ne ha parlato. Ma se da una parte ha dato il via libera a Trump per la Groenlandia, dall'altra ha puntato il dito contro la Nato, accusandola di avere degli interessi nella zona dell'Artico. "I Paesi della Nato stanno sempre più considerando l’Artico come una base per un conflitto e i nuovi membri, Finlandia e Svezia, hanno un ruolo attivo - ha detto lo zar -. La Russia non ha mai minacciato nessuno nell’Artico, ma proteggerà in modo affidabile la propria sovranità".
Due edifici residenziali a Mosca sono stati colpiti da un attacco con droni. E' successo questa mattina all'alba a partire dalle ore 4.30. Sulla scena dell’incidente sono stati trovati detriti riconducibili proprio a parti di un drone, dopodiché l’area è stata transennata dai servizi di emergenza russi. I residenti sono stati evacuati. "C'era un suono innaturale. Di solito alle cinque del mattino c'è il rumore delle auto ma questo era innaturale", racconta un residente locale. "Abbiamo un appartamento vicino, se fosse stato colpito sarebbe saltato tutto in aria", aggiunge.
Seggi aperti in Turchia per il secondo turno delle elezioni Presidenziali. Oltre 64 milioni di elettori scelgono tra il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan e il socialdemocratico Kemal Kilicdaroglu. Il presidente uscente, dato in vantaggio nei sondaggi, ha votato in un seggio di Istanbul.