Germania, il sondaggio su AfD e Weidel: "Solo quattro punti di distacco"

di Maurizio Stefaninilunedì 24 marzo 2025
Germania, il sondaggio su AfD e Weidel: "Solo quattro punti di distacco"
3' di lettura

Alternative für Deutschland, il partito di destra il cui nome significa “Alternativa per la Germania”, secondo i sondaggi continua ad aumentare nelle intenzioni di voto anche a un mese dallo storico voto che lo ha proiettato al secondo posto a livello federale.

L’exploit nei sondaggi viene interpretata dai commentatori tedeschi come una evidente difficoltà per il governo di coalizione tra Cdu-Csu e Spd che sta per venire formato col cristiano-democratico Friedrich Merz come cancelliere, e che è riuscito intanto ad avere anche l'appoggio dei Verdi per cambiare la Costituzione in modo da escludere le spese per la difesa dal “freno del debito” che era stato introdotto nel 2009 dopo la grande crisi finanziaria del 2008 e che limita l’indebitamento annuo dello Stato ad un massimo dello 0,35% del Pil. Una riforma che è stata però fatta votare dal Bundestag uscente proprio perché nel nuovo proprio per l'avanzata della AfD i due terzi necessari non ci sarebbero stati.

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Da una parte, il ritorno alla Grosse Koalition tra i due principali partiti storici del centro-desta e della sinistra, di principio contrapposti, è motivo di delusione per entrambi gli elettorati. E di perdita di immagine per Merz, che appunto all'interno del partito era conosciuto come noto critico delle alleanze a sinistra di Angela Merkel, oltre che per custode del rigore dei conti. Dall'altra, l'imporre a scelta in una Dieta già bocciata dagli elettori è suonata come colpo di mano. Comunque, secondo l'ultimo sondaggio la AfD, già raddoppiata il 23 febbraio dal 10,4 al 20,8%, salirebbe di un altro 1,7%, fino al 22,5. Cdu e Csu a loro volta perdono l'1,2, scendendo al 27,2.

SPD AFFOSSATO

Ma anche i socialdemocratici della Spd e del cancelliere uscente Scholz calano di un 1,3 rispetto a quello che era già un loro minimo in 138 anni di Storia, arrivando al 15,1. In calo anche gli altri due partiti rimasti fuori dal Bundestapercè sotto la soglia di sbarramento del 5%: del,'1% la Bsw, che arriva al 3,9; dello 0,7 i liberali della Fdp, al 3,6. Ma salgono invece tutti i partiti che entrati al Bundestag resteranno all'opposizione: più 0,4 i Verdi, che arrivano al 12; dell'1,3 la Linke, al 10,1. I due partiti al governo avrebbero dunque assieme appena il 42,3% dei voti.

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Nel voto sulla riforma costituzionale Christian Dürr, capogruppo dei liberali dell'Fdp, in attesa di congedarsi dall'assemblea per almeno quattro anni ha accusato il leader della Cdu di aver messo insieme una «coalizione del debito», rompendo tutte le promesse fatte in campagna elettorale. La co-leader dell'AfD Alice Weidel ha denunciato la peggiore «frode elettorale» nella storia della Repubblica Federale, in complicità con i «perdenti» delle urne (socialdemocratici ed ecologisti), e aggirando di fatto il verdetto degli elettori. «L'accettazione di questo pacchetto di debito sarà un peso enorme, soprattutto per le generazioni future. Questo è il peggior inganno degli elettori che la Repubblica Federale di Germania abbia mai sperimentato nella sua storia», ha scritto su X.

CRITICHE VERDI

Sebbene i Verdi abbiano appunto dato al piano un voto decusivo, anche la loro co-presidente Britta Hasselmann si è lamentata «del populismo e dell'arroganza» dimostrati da Merz nella campagna elettorale, durante la quale aveva duramente attaccato le sinistre proprio perché difendevano la necessità di maggiori investimenti finanziati dal debito. E tuttavia i Verdi hanno superato le loro obiezioni in cambio di un fondo fino ai 50 miliardi perla protezione ambientale. Un decimo dei 500 miliardi che Merz intende spendere in difesa e infrastrutture.

CONTRO IL RIARMO

Appunto per il dissenso sul punto dei liberali con i due partner di governo Spd e Verdi la coalizione di governo era saltata. A sua volta il co-leader della Linke Sören Pellmann, ha bollato come “inaccettabile” il riarmo e la militarizzazione della Germania. Sia l'AfD che la Fdp hanno fatto ricorso contro la riforma costituzionale presso il Tribunale Costituzionale Federale di Karlsruhe. Intanto, un tribunale di Berlino ha ordinato alla squadra di calcio dei parlamentari del Bundestag di togliere il bando per il quale gli eletti della AfD ne erano stati esclusi. Da ricordare anche che qualche settimana prima delle elezioni Merz aveva già infranto un tabù presentando delle mozioni che godevano del sostegno dell'estrema destra.