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Germania, "la verde Baerbock presidente dell'assemblea generale Onu". Si scatena la polemica

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Il centrosinistra è stato travolto alle ultime elezioni politiche in Germania? Nessun problema: Berlino propone di nominare il ministro degli Esteri uscente Annalena Baerbock, esponente di spicco dei Verdi, alla carica di presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu per il 2025-26. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, scatenando subito aspre polemiche interne. 

"Il governo federale, in consultazione con un possibile futuro governo tedesco, ha accettato di proporre la nomina della signora Baerbock", ha detto il portavoce, che ha anche assicurato che il capo della diplomazia tedesca è altamente qualificato per l'incarico. Baerbock continuerà a svolgere il ruolo di ministro degli Esteri fino a quando la Germania non istituirà un nuovo governo. Il nuovo esecutivo sarà annunciato il 20 aprile. I Verdi non sono impegnati nei colloqui di coalizione, quindi è improbabile che ne facciano parte. In precedenza, il governo tedesco aveva previsto di proporre per l'incarico l'ex segretario generale dell'Osce Helga Schmid

Proprio sulla figura di quest'ultima si è acceso il dibattito. Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco ha affermato che la candidatura ad alto livello politico della Baerbock sottolinea l'impegno della Germania nei confronti delle Nazioni Unite e la sua volontà di assumersi una responsabilità particolare per questo sistema multilaterale in tempi difficili, ma tra coloro che hanno espresso forti critiche alla decisione sul personale c'è anche l'ex presidente della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Christoph Heusgen, che avrebbe preferito la Schmid: "È un'impudenza che la migliore e più esperta diplomatica tedesca sia stata sostituita da un modello di fine serie", ha tuonato l'ex ambasciatore all'Onu e consigliere di Angela Merkel per la politica estera.
 

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