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Zelensky, le indiscrezioni: cosa rischia se fallisce anche a Gedda

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L'esilio o lo “scenario Allende”: queste le due opzioni possibili per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel caso in cui andassero male i colloqui tra la delegazione ucraina e gli Usa previsti oggi, martedì 11 marzo, a Gedda, in Arabia Saudita. Secondo il politologo Yuriy Romanenko, se non si riuscisse a trovare un accordo con gli americani, "sarebbe tutto abbastanza prevedibile: elimineranno il presidente della Rada (Parlamento ucraino, ndr), Stefanchuk, sostituendolo con una figura che non faccia venire il vomito a Putin. E Zelensky seguirà le orme di Yanukovich (ex presidente ucraino, ndr), Musk ha già delineato l’algoritmo. Come alternativa, poco piacevole, la Cia potrebbe proporre lo scenario di Salvador Allende". 

Insomma, per Zelensky gli scenari sono due: o fugge come l’ex presidente filorusso, scappato nei giorni di Maidan, o finisce come il leader cileno, ucciso nel 1973 in un golpe sostenuto dagli Stati Uniti. L'ex deputato e fondatore di Azov, Igor Mosiychuk, a Politeka ha detto: "Non escludo nessuna delle opzioni. Zelensky non è più considerato e Gedda è la goccia che può fare traboccare il vaso. Non difende gli interessi nazionali, protegge i cu** dei suoi". 

 

 

 

Secondo Mariana Bezugla, deputata dei Servitori del Popolo di Zelensky, l'obiettivo è rimuovere ed "eliminare fisicamente" l'attuale leader perché "Usa e Russia hanno altri candidati: i trumpiani moderati come Arestovych, Honcharenko e Razumkov; le 'vecchie glorie' come Tymoshenko e Poroshenko; e poi il generale Zaluzhny, il 'candidato filo-ucraino' radicale che dovrebbe conquistare l’elettorato patriottico per poi agire secondo istruzioni". E ancora: "Vogliono un vassallo che non opponga resistenza".

 

 

 

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