
Ucraina, Weber spiana la Ue: "Chi parla a nome dell'Europa? Siamo ridicoli"

"Immaginate se Trump finalmente invitasse l’Europa a sedersi al tavolo dei negoziati, in Arabia Saudita. Chi la rappresenterebbe? La presidente della Commissione europea? Il presidente del Consiglio? L’Alta rappresentante? Merz? Macron? Chi parlerebbe a nome dell’Europa e su quale base, l’unanimità sarebbe una condizione necessaria per avere una voce? Questo dimostra chiaramente che siamo ridicoli": durissime le parole del presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, intervenuto nella seduta plenaria del Parlamento europeo a proposito dei colloqui in programma oggi a Gedda tra la delegazione ucraina e quella americana sul conflitto con la Russia.
"In questo momento non siamo all’altezza del compito di dare una risposta adeguata - ha proseguito Weber -. Kissinger anni fa diceva: ’chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?’; e diciamocelo onestamente, fino ad oggi non è mai stata data una risposta adeguata a questa domanda".
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Intanto, su X il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha sottolineato gli obiettivi di Kiev nell'ambito di questi colloqui: "Proteggere gli interessi ucraini, avere una visione chiara su come porre fine alla guerra e collaborare in modo efficace con i nostri partner americani". Stando al programma diffuso dal dipartimento di Stato Usa, il segretario di Stato, Marco Rubio, e il Consigliere per la Sicurezza nazionale, Mike Waltz, incontrano alle 12 locali (10 in Italia) la delegazione ucraina, composta da Yermak, dal ministro degli Esteri, Andrii Sybiha, e dal ministro della Difesa, Rustem Umerov.
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