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Russia, le voci sul "tranello" a Gedda: la grande paura degli uomini di Putin

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Le trattative di pace tra Stati Uniti e l'Ucraina in corso da oggi a Gedda, in Arabia, potrebbero essere una grande occasione per la Russia, ma anche un "tranello" ordito da Kiev. A Mosca e dintorni tutti guardano con apprensione e un misto di attesa e diffidenza alle mosse di Donald Trump. A parole, il presidente americano ha "aperto" a Vladimir Putin, facendo intendere che l'epoca dello scontro frontale inaugurata dal democratico Joe Biden è finita e che sia convenienza per tutti riallacciare i fili della diplomazia. Tuttavia, dopo tre anni da nemici dichiarati, non è facile passare ai fatti.

Gli uomini di Putin sono i primi a dirsi cauti, cautissimi. In una intervista pubblicata sul sito del Ministero degli Esteri russo, il titolare Sergei Lavrov ha invitato tuttia "tenere a bada i cavalli", espressione traducibile con un "meglio non correre troppo". I passi della Casa Bianca sono sì "incoraggianti", ma al Cremlino nessuno si illude. Lo stesso portavoce del presidente Dmitry Peskov ha parlato di un cammino di riavvicinamento tra potenze "piuttosto lungo e difficile".

 

 

 

In questo senso, come sottolinea anche il Corriere della Sera, è significativo il parere di Mikhail Rostovsky, autorevole osservatore politico del quotidiano Moskovskij Komsomolets: è lui a parlare espressamente di un tranello da evitare a tutti i costi. La sua previsione è che gli uomini di Volodymyr Zelensky proporranno una "tregua acquatica" nel Mar Nero e uno stop agli attacchi su infrastrutture energetiche e obiettivi civili. "Un tentativo ingenuo di dipingere nuovamente Putin e Trump come due balordi - scrive Rostovsky -: si offre alla Russia di rinunciare agli attacchi contro l’avversario nelle aree dove siamo più forti, e se Mosca rifiuta Zelensky tornerà a dire che l’unica causa della continuazione della guerra risiede in Russia. La verità è che Kiev non è pronta a trattative coscienziose e concrete sulla pace". 

 

 

 

Le tesi "complottiste" avanzano veloci anche in Russia. Secondi alcuni analisti, per esempio, lo scontro Trump-Zelensky alla Casa Bianca sarebbe stato studiato a tavolino dal presidente americano per avere un pretesto per consentire all'armata di Mosca di riconquistare terreno nel Kursk, una delle condizioni per arrivare a un rapido cessate il fuoco.

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