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Russia, tempesta di fuoco nel Kursk: gli ucraini valutano il ritiro di massa

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Gli attacchi missilistici russi sono continuati sull'Ucraina, nonostante il presidente Usa Donald Trump ieri avesse intimato l'omologo Vladimir Putin di smettere di "martellare" il Paese. La notte scorsa, l'esercito di Mosca ha lanciato diversi raid contro le regioni di Donetsk e Kharkiv, dove almeno 20 civili sono rimasti uccisi e piu' di 50 feriti, tra cui cinque bambini. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di azioni "intimidatorie vili e disumane". E' stata attaccata anche Odessa con droni che hanno causato incendi. Intanto, l'Ucraina rischia di perdere un'importante leva nelle trattative, i territori conquistati nella regione russa di Kursk, dove le truppe di Kiev sono ormai "quasi circondate", tanto che si starebbe valutando la ritirata. Si tratterebbe di un colpo durissimo, mentre si rafforza l'ipotesi di un tavolo negoziale. 

Una delegazione ucraina di alto livello, comprendente i ministri di Esteri e Difesa e guidata dal numero uno dell'ufficio presidenziale Andri Yermak, incontrera' martedi' una delegazione statunitense in Arabia Saudita. Ad annunciare la composizione della squadra di negoziatori e' stato lo stesso leader di Kiev, Zelensky, che ha ribadito di essere "pienamente impegnato" a un dialogo costruttivo con gli Usa dopo la debacle del vertice con Trump alla Casa Bianca. Washington ha fatto sapere che l'incontro dovrebbe servire a definire "un quadro per un accordo di pace", ma Kiev e' stata piu' vaga. "Speriamo di discutere e concordare le decisioni e i passi necessari", ha affermato Zelensky, ricordando che il suo Paese desidera "la pace".

L'Ucraina e' sotto attacco di Trump, che questa settimana ha congelato gli aiuti militari e la condivisione di informazioni di intelligence. Kiev spera di usare il suo controllo su alcune centinaia di chilometri quadrati della regione di Kursk come merce di scambio in potenziali colloqui. Ma secondo gli osservatori, la situazione dei suoi soldati e' peggiorata nelle ultime settimane, dopo lo sfondamento dell'esercito russo delle linee di difesa con l'interruzione delle catene di approvvigionamento. A dimostrazione di queste difficolta', le truppe di Mosca hanno riconquistato i tre villaggi di Viktorovka, Nikolayevka e Staraya Sorotchina, come annunciato dal ministero della Difesa. Secondo il blog militare DeepState, vicino all'esercito ucraino, si e' verificata una "breccia" nelle difese ucraine a Sud della cittadina di Suzhda, occupata dalle forze di Kiev e dove sarebbero dispiegati anche i militari nordcoreani. La Russia ha gia' riconquistato piu' di due terzi dei territori inizialmente conquistati da Kiev nella regione di Kursk e secondo fonti militari ucraine citate dal Telegraph, l'Ucraina sta valutando il ritiro da Kursk, perche' ci sono 10.000 militari a rischio di accerchiamento.

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