
Donald Trump taglia 400 milioni di dollari alla Columbia University. "E non è finita. Non ha difeso gli studenti ebrei"

Il terremoto è continuo. Inarrestabile. E quel terremoto risponde al nome di Donald Trump: la sua amministrazione infatti ha deciso di recidere immediatamente 400 milioni di dollari in fondi federali destinati alla Columbia University di New York. L'ateneo - uno dei templi del wokismo mondiale - è stato accusato di non aver adeguatamente tutelato gli studenti ebrei da episodi di antisemitismo durante le manifestazioni pro Palestina sul campus, manifestazioni seguite all'attacco di Israele a Gaza in risposta all'orrore del 7 Ottobre.
"Questi tagli rappresentano la prima serie di azioni, ne seguiranno altri", scrivono in un comunicato stampa quattro agenzie federali, che denunciano "l'inazione di fronte alle persistenti molestie nei confronti degli studenti ebrei". La decisione arriva a soli cinque giorni dall'annuncio delle stesse agenzie, che avevano reso noto di essere in fase di valutazione per sospendere 51 milioni di dollari in contratti con la New York City University e di rivedere l'idoneità dell'istituzione a ricevere oltre 5 miliardi di dollari in finanziamenti federali.
In risposta alla vicenda, la Columbia ha istituito un nuovo comitato disciplinare, rafforzando le indagini interne sugli studenti che esprimono critiche verso Israele, pur esprimendo preoccupazioni per le possibili ripercussioni sulla libertà di espressione. Misure che però non sono bastate all'amministrazione Trump.
"Le università devono rispettare tutte le leggi federali antidiscriminazione se vogliono ricevere finanziamenti federali. Per troppo tempo, la Columbia ha abbandonato quell'obbligo nei confronti degli studenti ebrei che studiano nel suo campus", ha tuonato venerdì la Segretaria all'Istruzione Linda McMahon.
La Columbia ha inoltre assicurato la propria volontà di collaborare con le autorità per tentare di recuperare i fondi recisi. "Prendiamo sul serio gli obblighi legali della Columbia e comprendiamo quanto sia serio questo annuncio e ci impegniamo a combattere l'antisemitismo e a garantire la sicurezza e il benessere dei nostri studenti, docenti e personale", ha fatto sapere l'ateneo. Ora, resta da capire quali attività andranno a colpire i tagli ordinati da Trump.
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