
Siria, "147 morti": una carneficina, la situazione precipita a tempo record. L'inferno in terra: immagini forti

Sale a 147 uccisi in poco più di 24 ore il bilancio dei sanguinosi scontri in Siria tra forze governative e uomini armati della regione costiera, descritti come membri delle forze di sicurezza del deposto regime. Lo ha riferito l'Osservatorio nazionale per i diritti umani, secondo cui le forze governative sunnite hanno giustiziato sommariamente decine di miliziani alawiti - branca dello sciismo a cui appartengono i clan per decenni al potere in Siria - nelle località dell'hinterland costiero siriano, nella regione di Latakia. Tra le file dei governativi si contano, secondo l'Osservatorio, 37 uccisi.
Le forze della sicurezza siriana hanno lanciato un'operazione nella città natale del deposto presidente Bashar al-Assad, Qardaha. Lo ha affermato una fonte del ministero della Difesa di Damasco citata dall'agenzia di stampa Sana dopo i sanguinosi scontri nella provincia di Latakia. "Le nostre forze stanno per lanciare operazioni mirate e precise, in coordinamento con le forze di sicurezza generali, contro i lealisti del precedente regime che hanno tradito le nostre forze e i nostri compatrioti, nella città di Qardaha", ha affermato la fonte del ministero della Difesa.
Intanto Mosca ha lanciato un appello a "mettere fine rapidamente allo spargimento di sangue" in Siria. "In queste circostanze critiche, facciamo appello a tutti i leader siriani autorevoli che sono capaci di influenzare gli sviluppi della situazione sul terreno perché facciano tutto il possibile per mettere fine rapidamente allo spargimento di sangue e prevenire perdite civili", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. "Nelle difficili condizioni del periodo di transizione che la Siria sta sperimentando - ha aggiunto la portavoce - è di primaria importanza mantenere l'armonia nazionale, rafforzare la sicurezza dei cittadini e rispettare i loro diritti legali indipendentemente dalla loro affiliazione".
La nuova Siria che piace alle cancellerie occidentali. Un mese fa abbiamo assistito alla processione dei ministri degli esteri di e del rappresentante per gli affari esteri Kallas alla corte del califfo Al Jolani . Siamo alla follia più totale della politica pic.twitter.com/YcK11pV6wo
— Ric74 (@Ric746) March 7, 2025
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