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Russia, "missioni suicide sul fiume Dnipro": il governatore denuncia l'ultimo orrore

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Proprio mentre gli Stati Uniti bloccano ogni tipo di aiuto militare ed economico a Kiev, compresi quelli "in corso", Mosca intensifica gli attacchi verso l'Ucraina. L'obiettivo è chiaro: da un lato Donald Trump vuole obbligare Volodymyr Zelensky dire sì alle trattative di pace con Vladimir Putin, dall'altra la Russia sta provando di approfittare della enorme crisi diplomatica apertasi venerdì scorso alla Casa Bianca per conquistare quanto più terreno sul fronte bellico.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, l'armata russa sta infatti cercando a più riprese di attraversare il fiume Dnipro, nell'Ucraina sud-orientale, per stabilire punti di appoggio sulla riva occidentale del corso d'acqua, anche inviando le sue truppe in missioni suicide. Troppo importante, infatti, presentarsi ai futuri negoziati di pace con un cospicuo bottino di guerra e la maggior fetta possibile di Ucraina nelle proprie mani. 

A denunciare quanto sta accadendo è Oleksandr Prokudin, il governatore ucraino della regione di Kherson. Come riporta il Guardian Prokudin ha spiegato che i russi stanno cercando di attraversare il fiume in quattro località per giustificare la loro rivendicazione dell'intera regione di Kherson, una delle quattro che Mosca afferma di voler annettere (le altre tre sono Donetsk, Lugansk e Zaporizhzhia).

"Ogni singolo giorno cercano di attraversare - le parole del governatore -. Abbiamo sentito dalla nostra intelligence che il vice comandante russo ha detto alle truppe nella zona che devono attraversare il fiume a qualsiasi costo, anche se non tutti i soldati sono disposti a farlo". Ai soldati russi sarebbe stato detto "che devono rendere la riva destra (occidentale) parte dei negoziati" catturando almeno un villaggio dall'altra parte del fiume, anche se finora non ci sono riusciti. "I russi - ha concluso Prokudin - capiscono perfettamente che si tratta di una missione suicida". 

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