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Zelensky-Trump, Rampini: "Questo round ha un solo vincitore, ecco chi"

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"Questo round ha un solo vincitore, Putin". Federico Rampini lo ha scritto nel suo editoriale sul Corriere della Sera a proposito dello scontro tra il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump nello Studio Ovale alla Casa Bianca. I due hanno discusso a proposito dell'accordo di pace tra Kiev e Mosca, con il tycoon che ha accusato il presidente ucraino di "giocare con la terza guerra mondiale".

"L’Ucraina - ha proseguito Rampini - rischia di perdere il suo alleato più importante, insostituibile. Dopo aver mollato Kiev al suo destino, tocca all’asse atlantico? Zelensky non è un santo, ha commesso errori. Ma il trattamento che Trump gli ha inflitto stordisce, anche perché è giunto dopo una processione di leader europei alla Casa Bianca: il polacco Duda, il francese Macron, il britannico Starmer".

Secondo l'editorialista del Corsera, però, questa situazione non farà nascere per magia una difesa europea autonoma, in grado di cavarsela da sola, senza l'aiuto degli Usa. "Chi s’illude che questo sia l’impulso decisivo verso una difesa europea, finalmente autonoma dallo Zio Sam, vive nel mondo delle fiabe", ha sottolineato Rampini. E il motivo è molto semplice: "La Polonia è l’unico Paese che spende il 4,5% del Pil per la difesa; Francia e Regno Unito le sole potenze nucleari del Vecchio Continente. Proprio perché fanno sul serio, sanno che l’Europa da sola non ha i mezzi per difendersi dal rinato imperialismo russo. E non li avrà a lungo, checché ne dica il tedesco Merz". 

 

 

 

Rampini ha spiegato che "non basta la brutalità di Trump a scuotere l’Europa dal torpore che ama definirsi 'pacifista'. Ironia della sorte: generazioni hanno riempito le piazze d’Europa gridando Yankee Go Home. Non immaginavano che il loro desiderio potesse avverarsi, e ad opera di un presidente di destra". 

 

 

 

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