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Steinmeier contro Trump: "Senza fiato, dovremo difendere l'Ucraina dagli Usa"
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Un attacco durissimo, inusuale nei toni aspri e pesante per il tempismo scelto. All'indomani del confronto brutale nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier scende in campo non solo per ribadire la vicinanza politica di Berlino all'Ucraina, ma soprattutto per portare un colpo di violenza inaudita alla Casa Bianca.
Un nuovo "step", insomma, nella guerra diplomatica Bruxelles-Washington scatenata dall'annuncio di dazi dato dal presidente americano e proseguito, ora, con le divergenze strategiche sulla trattativa di pace con la Russia.
"La diplomazia fallisce quando i partner negoziali vengono umiliati di fronte al mondo intero", ha dichiarato Steinmeier all'agenzia di stampa tedesca Dpa, durante un volo per l'Uruguay. "La scena di ieri alla Casa Bianca mi ha lasciato senza fiato. Non avrei mai creduto che un giorno avremmo dovuto proteggere l'Ucraina dagli Stati Uniti", ha aggiunto Steinmeier. Una escalation verbale e politica che rischia di avere ripercussioni significative nei prossimi giorni.
Ieri, a caldo, altri leader europei si erano esposti a favore di Zelensky, ma con un tenore nelle dichiarazioni decisamente più trattenuto. "C'è un aggressore, che è la Russia, e un popolo aggredito, che è l'Ucraina", ha ricordato il presidente francese Emmanuel Macron. “Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno aiutato e rispettare coloro che hanno combattuto fin dall'inizio - ha tuonato dal Portogallo -, abbiamo fatto bene ad aiutare l'Ucraina e a sanzionare la Russia tre anni fa e a continuare a farlo". Donald Tusk, primo ministro della Polonia, si era rivolto direttamente al presidente ucraino: "Caro Volodymyr Zelensky, cari amici ucraini, non siete soli". Un po' più sopra le righe le parole di Paolo Gentiloni, ex premier italiano ed ex commissario Ue nella scorsa legislatura: "Ha tenuto testa alle armi di Putin e ora Zelensky viene aggredito in una diretta tv allestita alla Casa Bianca. Una cosa mai vista. Amo gli Stati Uniti, ma oggi mi vergogno".
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