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Vladimir Putin, sir William Browder suona l'allarme rosso: "Ora tocca ai Paesi baltici"

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"È uno spettacolo respingente". Sir William Browder, nemico pubblico numero 1 di Vladimir Putin, è rimasto scandalizzato dall'incontro nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. L'imprenditore è stato espulso dalla Russia nel 2005 ed è diventato un noto attivista per il suo avvocato Sergey Magnitsky fatto morire in carecere da Putin nel 2009. "L'Ucraina è stata vittima per tre anni - ha spiegato il finanziere -. Ora Trump la attacca in modo così orrendo. Chi è dalla parte dell'Ucraina non può non essere furioso. È scioccante vedere l'America trasformarsi da alleato ad avversario dell'Ucraina. È qualcosa che sconvolge tutti coloro che tengono a Kiev. Ci aspettano tempi davvero bui".

Secondo Browder, Vladimir Putin ora ha via libera per concentrare le sue mire espansionistiche su un'altra area del continente europeo: i Paesi baltici. Lo zar "sarà molto felice di essere riabilitato in questo modo, soprattutto dopo aver perso 200mila soldati per avanzare un centinaio di chilometri in Ucraina, ed essendo a capo di un'economia ormai a pezzi. Lui è sempre stato molto chiaro. Vuole la capitolazione dell'Ucraina, fuori dalla Nato. Lui non negozia, non cerca compromessi. E se fa finta di farlo, la tregua dura per qualche anno e poi ricomincia ad attaccare. Le prime vittime saranno i Paesi baltici. La Russia vuole avanzare sempre di più in Europa".

 

 

E l'Europa? Come potrebbe avanzare l'avanzata di Putin? Sir William Browder sottolinea la necessità di costituire un esercito comune. Solo in questo modo potrebbe farcela. "L'Unione Europea è un'entità molto credibile - ha spiegato in un'intervista rilasciata a Repubblica -. Ma ora deve iniziare a investire pesantemente sulla sua sicurezza, avere coscienza politica".  

 

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