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Trump licenzia il capo dell'esercito: "Qual è ora il nostro obiettivo", rivoluzione ai vertici militari

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha licenziato il Capo di Stato maggiore congiunto CQ Brown, l'ufficiale di grado più alto del Paese, nell'ambito di un importante rimpasto ai vertici dell'esercito.

"Voglio ringraziare il generale Charles 'CQ' Brown per i suoi oltre 40 anni di servizio al nostro Paese, incluso il ruolo di attuale Presidente del Joint Chiefs of Staff", ha scritto Trump sui social media, aggiungendo che altri cinque alti ufficiali sarebbero stati sostituiti. Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha annunciato il licenziamento di altri due ufficiali superiori: il capo delle operazioni navali, ammiraglio Lisa Franchetti, e il Vice capo di Stato maggiore dell'aeronautica, Generale Jim Slife.

"Sotto la presidenza di Trump, stiamo mettendo in atto una nuova leadership che concentrerà il nostro esercito sulla sua missione principale: scoraggiare, combattere e vincere le guerre", ha dichiarato Hegseth. Trump ha annunciato che nominerà il tenente generale dell'aeronautica Dan Caine, un pilota di carriera di F-16 che di recente ha ricoperto l'incarico di direttore associato per gli affari militari della Cia, come nuovo presidente del Joint Chiefs of Staff.

Intanto, un giudice federale negli Usa ha bloccato in larga parte gli ordini esecutivi del presidente che mirano a porre fine al sostegno governativo ai programmi che promuovono diversità, equità e inclusione. Il giudice distrettuale statunitense Adam Abelson di Baltimora ha concesso un'ingiunzione preliminare che impedisce all'amministrazione di rescindere o modificare i contratti federali correlati all'equità.

Secondo Abelson, gli ordini probabilmente comportano violazioni costituzionali, tra cui il diritto alla libertà di parola. Trump ha firmato un ordine il suo primo giorno in carica, ordinando alle agenzie federali di rescindere tutte le sovvenzioni o i contratti "correlati all'equità". 

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