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Bibas, l'autopsia sui fratellini: "Sono stati uccisi a mani nude"

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Si complica l'attuazione dell'accordo di tregua a Gaza. Giovedì 20 febbraio sono stati consegnati da parte di Hamas i corpi di quattro ostaggi israeliani deceduti fra cui dovevano esserci i resti di Shiri Bibas e i suoi due figli, Ariel e Kfir. Il corpo della donna, però, apparterebbe a un'altra persona, secondo quanto rilevato dagli specialisti dell’istituto forense. E un nuovo dettaglio renderebbe ancora più complessa la situazione. 

Stando all'ldf, "il piccolo Kfir Bibas, di soli 10 mesi, e suo fratello maggiore Ariel, di quattro anni, sono stati entrambi brutalmente assassinati dai terroristi mentre erano tenuti in ostaggio a Gaza non più tardi del novembre 2023. I piccoli sono stati presi in ostaggio vivi, insieme alla loro madre, Shiri, dalla loro casa il 7 ottobre 2023". Il portavoce Daniel Hagari, in un intervento televisivo, ha parlato di "bugie" da parte di Hamas: "Ariel e Kfir non sono stati uccisi in un attacco aereo. Ariel e Kfir Bibas sono stati assassinati a sangue freddo dai terroristi. I terroristi non hanno sparato ai due bambini, li hanno uccisi a mani nude. In seguito, hanno commesso atti orribili per coprire queste atrocità".

 

 

Come sottolineato da Israele, si tratta di una valutazione che "si basa sia sui risultati forensi che sul processo di identificazione, sia sull'intelligence che supporta questi risultati. Abbiamo condiviso questi risultati, intelligence e analisi forensi, con i nostri partner in tutto il mondo in modo che possano verificarli". Nel frattempo Hagari ha nuovamente esortato Hamas a riportare in patria, "e al più presto", Shiri Bibas. "Il corpo è quello di una donna anonima e di nessun altro rapito. La mancata restituzione di Shiri è una violazione flagrante dell'accordo", ha concluso il portavoce.

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