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Guerra in Ucraina, vertice di Parigi ai raggi X: cos'hanno deciso gli europei

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L’Europa finalmente ha un’idea: per aiutare l’Ucraina senza gli Stati Uniti bisogna produrre più armi, che è anche quello che proprio Washington ci chiede, ma per farlo bisogna fare dei sacrifici, ovvero “tagli al bilancio” e “riduzione dei finanziamenti ai nostri modelli sociali”. Detto in altri termini, per rafforzarsi militarmente e raggiungere quelle percentuali di Pil di spesa in armi tra il 3% e il 5% di cui si parla, l’Europa deve indebolirsi socialmente, deve intaccare i principi su cui è stata fondata.

È questo in sostanza il messaggio che per primo il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rilasciato alla stampa andandosene per primo dal vertice di Parigi. Parole elettoralmente coraggiose, dal momento che sicuramente non piaceranno ai suoi elettori socialdemocratici che tra meno di una settimana si recheranno alle urne, ma questo è il massimo che il vertice di ieri ha partorito, al di là delle solite dichiarazioni di circostanza già sentite e risentite. Un piano ambizioso altamente improbabile che richiede unanimità, cosa complicatissima, e soprattutto molto molto tempo, cosa che l’Ucraina non ha affatto a disposizione (...)

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