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Doug Burgum, l'ex spazzacamino con la missione di trivellare

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Nella terra dei self-made man capita di venire al mondo vicino ad Arthur - che non è un tizio ma un buco di 350 abitanti a mezz’ora di macchina da Fargo, nel North Dakota, nelle terre che furono degli indiani e degli animali da pelliccia - da una famiglia che coltiva mais e possiede l’unico silos della zona. Capita di perdere il padre a quattordici anni, di passare il tempo libero a marchiare il bestiame e ad andare a caccia, e poi di andare all’Università, aprire un’attività da spazzacamino e intanto presentare domanda per un master in Business Administration a Stanford. E là, in California, all’ufficio ammissioni di una delle più prestigiose università del mondo leggono la richiesta e si danno di gomito: “Ehi, c’è uno spazzacamino del North Dakota che ha fatto domanda”. Fatto il master, capita che si torni a casa, a Fargo, per aprire una startup di software di contabilità che viene comprata da Microsoft per 1,1 miliardi di dollari. Capita quindi di fondare una società di venture capital e una immobiliare, di diventare governatore dello Stato e, infine, di frequentare Mar-a-Lago e di piacere così tanto al padrone di casa da diventare Segretario degli interni degli Stati Uniti d’America. Il self-made man passato dalle camicie a scacchi e le cinture con la fibbia grande come un tostapane al completo blu è Doug Burgum, 68 anni, confermato in Senato con 79 sì e 18 no, convincendo più della metà dei democratici.  (...)

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