Non si salva neppure il Lego: "È omofobo"
Con quella sua forma a incastro senza sfumature, e senza che del resto vi sia altro modo per incastrarlo, il Lego può essere considerato un plastico esempio di applicazione della cultura del patriarcato in un gioco per bambini. C’è una parte maschio e una femmina, non si scappa, non esiste Lego queer, non esistono vie di mezzo altrimenti non funziona, non diverte, non serve a niente. Insomma qualora un bambino dovesse trovare un pezzo che per un motivo o per l’altro non si incastra con gli altri lo può solo buttare. Ergo non c’è niente di più omofobo o anti-Lgtb del Lego, niente di più profondamente tradizionalista e patriarcale. (...)
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