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Kursk, nordcoreani come carne da macello: il Nyt, "iniziata la ritirata"

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I soldati nordcoreani che si sono uniti ai loro alleati russi nella battaglia contro le forze ucraine sono stati ritirati dalla prima linea dopo aver subito gravi perdite. E' quanto hanno riferito al New York Times funzionari ucraini e statunitensi, secondo i quali è da ormai due settimane che i militari di Pyongyang inviati in Ucraina dal dittatore Kim Jong-un come "regalo" a Vladimir Putin in cambio di supporto economico, politico e militare non compaiono al fronte nella regione russa di Kursk, attaccata da Kiev per distogliere il nemico da altri settori.

In soli tre mesi il contingente nordcoreano, che all'inizio contava 11mila uomini, si è ridotto della metà, ha riferito il generale Oleksandr Syrsky, il comandante militare più alto in grado dell'Ucraina. I soldati nordcoreani combattono con valore, riferiscono le truppe ucraine che si sono scontrate con loro, ma sono disorganizzati e non hanno alcuna coesione con le unità russe, che li avrebbero anzi lasciati a cavarsela da soli, con pochi mezzi blindati a disposizione per l'avanzata.

Secondo l'intelligence Usa, era stato lo stesso presidente della Corea del Nord a proporre all'omologo russo l'invio di rinforzi per sostenere lo sforzo bellico in Ucraina. I fanti di Pyongyang sarebbero però stati usati come carne da macello, inviati a ondate attraverso i campi minati, verso il fuoco delle prime linee ucraine, subendo perdite gravissime. Secondo il New York Times, è possibile che i nordcoreani superstiti tornino al fronte una volta ricevuto un addestramento più adeguato. 

Nel frattempo, le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 59 droni lanciati dalla Russia nel corso di un attacco notturno. Lo hanno reso noto le autorità di Kiev, specificando che altri 37 droni russi sono stati messi fuori servizio grazie a operazioni di disturbo elettronico. Come reso noto dall'Aeronautica Ucraina, a causa della caduta di detriti si sono verificati dei danni materiali. Un incendio è invece divampato in una raffineria di petrolio nella regione di Volgograd, nel sud della Russia, ma le fiamme sono state presto domate. E' quanto afferma il governatore della regione, Andrey Bocharov, che accusa Kiev per un attacco con un drone che ha provocato l'incendio e il ferimento di una persona. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, 49 droni ucraini sono stati intercettati e abbattuti nelle ultime ore in sette regioni russe. Oltre a Volgograd, affermano, sono finite nel mirino le regioni di Kursk, Belgorod, Rostov, Krasnodar, Yaroslavl, a nord di Mosca, e Voronezh, dove una persona è rimasta ferita. 

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