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Hamas libera Agam Berger: come umiliano la soldatessa israeliana

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Un altro macabro doppio spettacolo per Hamas. E' la soldatessa israeliana Agam Berger la prima dei tre ostaggi a essere rilasciati oggi. La giovane, pallidissima, è stata piazzata su un palco, con a fianco i miliziani palestinesi in passamontagna, mimetica e mitra spianati in una "liturgia" mediatica ormai tristemente nota. Alle sue spalle un telo a coprire le macerie di Jabaliya, nel nord di Gaza. In mano, i suoi aguzzini le hanno messo anche una targa prima di lasciarla agli operatori della Croce rossa internazionale. 

Altri due ostaggi, Arbel Yehoud e Gadi Mozes, stanno per essere liberati in un altro luogo simbolico, le rovine della casa dell'ex leader di Hamas Yahya Sinwar a Khan Younis, nel Sud della Striscia. Uno show a uso e consumo del mondo, un chiaro messaggio alla popolazione israeliana in mondovisione. Non è invece ancora chiaro dove verranno consegnati i cinque ostaggi thailandesi ai quali è stata promessa la libertà.

 

 

 

A Khan Yunis come a Beit Lahia e a Jabalia, nei punti d'incontro si ripete la stessa scena: terroristi armati e a volto coperto, civili, altri miliziani che fotografano le scene, i comandanti "in trionfo". 

 

 

 

Un altro elemento, è la scelta di Hamas di "snocciolare" informazioni e prove. La Jihad Islamica ha per esempio diffuso un video di propaganda che mostra l'abbraccio tra Arbel Yehoud e Gadi Moses, rimasti in ostaggio della Jihad islamica per 482 giorni

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