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Germania, trionfo-Afd al Bundestag: stretta sull'immigrazione, "una nuova era"

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Un giorno storico per la Germania: il Bundestag ha approvato una mozione della Cdu-Csu che inasprisce in modo netto le politiche migratorie. E l'approvazione è arrivata grazie anche al supporto dei parlamentari di Afd, che hanno votato a favore della mozione. La decisione è stata accolta con entusiasmo dal partito di estrema destra, che ha definito l’esito del voto come l’inizio di una “nuova era”.

"Questo è davvero un momento storico", ha dichiarato Bernd Baumann, primo segretario parlamentare del gruppo Afd al Bundestag. Secondo Baumann, il voto rappresenta un “contromovimento contro il mainstream verdi-sinistra” che si sta diffondendo in tutto l’Occidente, paragonandolo a esempi come Donald Trump negli Stati Uniti, Geert Wilders nei Paesi Bassi, Giorgia Meloni in Italia e Herbert Kickl in Austria. "Questo significa la fine del dominio rosso-verde qui in Germania per sempre. Una nuova era sta iniziando qui e ora e noi la stiamo guidando!", ha aggiunto con toni trionfali.

Il provvedimento approvato oggi, mercoledì 29 gennaio, è la prima delle due mozioni presentate dalla Cdu-Csu sui migranti. Con 348 voti favorevoli contro 345 contrari e 10 astensioni, la mozione sul "Piano in cinque punti" ha passato l’esame del Bundestag, segnando un risultato significativo. Tuttavia, la seconda mozione è stata respinta con 190 sì e 509 no.

La proposta approvata prevede un inasprimento significativo delle politiche migratorie. Tra le misure principali figurano i controlli permanenti alle frontiere per respingere “tutti i tentativi di ingresso illegale senza eccezioni” da parte di persone prive di documenti validi. Dunque la detenzione immediata per chi deve lasciare il Paese, con un aumento del numero di centri di detenzione nei vari Länder. Poi le espulsioni su base giornaliera, con la creazione di “centri federali di espulsione” e misure più severe per i responsabili di reati, che dovranno essere trattenuti in centri di detenzione fino alla loro espulsione o al rientro volontario nel Paese di origine.

Il testo include inoltre il supporto del governo federale ai Länder per applicare l’obbligo di lasciare il Paese e prevede che le persone soggette a espulsione rimangano in “centri di detenzione a tempo indeterminato” fino a quando non sarà possibile eseguire il rimpatrio.

La mozione, pur non essendo giuridicamente vincolante, invia un segnale politico chiarissimo: una parte del Parlamento sostiene un netto irrigidimento delle politiche migratorie. Questo potrebbe influire sul voto di venerdì, che sarà invece relativo a un progetto di legge vincolante e potrebbe confermare il trend attuale. L’appoggio dell’Afd alla mozione ha suscitato, per ovvie ragioni, particolare attenzione. Il partito sta cercando di consolidare il proprio ruolo come forza decisiva in Parlamento, cavalcando temi come l’immigrazione e la sicurezza. L’alleanza tattica tra Cdu-Csu e Afd su questo tema segna un cambiamento significativo negli equilibri politici tedeschi.

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