Hamas: "Domani libere 4 soldatesse". Ma Israele: "Condizioni della tregua violate"
Domani, sabato 25 gennaio, ci sarà un nuovo capito dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas. L'organizzazione terroristica palestinese ha reso noto i nomi degli ostaggi che verranno restituiti alle famiglie di Tel Aviv. Stando a quanto si apprende, si tratta di quattro soldatesse dell'Idf. Ma c'è un problema. Secondo fonti israeliane citate dai media l'elenco dei nomi degli ostaggi che Hamas dovrebbe rilasciare domani, viola l'accordo di cessate il fuoco. In base all'accordo, devono essere rilasciate per prime le donne civili, poi le soldatesse. Mentre Hamas ha fornito i nomi di 4 delle 5 soldatesse ancora a Gaza. Quindi se saranno confermati i nomi, vuol dire che le civili Arbel Yehud, prigioniera di una fazione della Jihad islamica e Shiri Bibas, madre dei due bambini ancora a Gaza, non saranno liberate domani.
Dopo che il primo ministro del Qatar ha inoltrato la lista degli ostaggi che saranno rilasciati domani al capo del Mossad David Barnea, Israele avrebbe comunque accettato la lista: questo è quanto riferiscono i media israeliani. Nel frattempo si tengono colloqui con i mediatori, ed è possibile che tra le opzioni che Gerusalemme stia prendendo in considerazione ci sia il rinvio del ritiro dal Corridoio Netzerim, che taglia Gaza in due da nord fino al mare, e dunque il rinvio del ritorno degli sfollati palestinesi nel nord della Striscia.
Intanto a Tel Aviv non accenna a placarsi la protesta. I familiari degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas stanno bloccando la principale autostrada di Tel Aviv, chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di non soccombere alle pressioni dei rappresentanti dell'estrema destra Betzalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, che chiedono che la guerra venga ripresa. Lo riporta Haaretz. I parenti degli ostaggi chiedono a Netanyahu di "impegnarsi affinché Israele porti a termine l'accordo in toto" e che tutti gli ostaggi tornino a casa.
Con il rilascio di altri quattro ostaggi, Hamas avrà l'opportunità di mettere in scena un macabro remake di quello che è stato lo show di lunedì scorso. In quell'occasione, centinaia di terroristi tutti a volto scoperto avevano circondato Emily Damari, Doron Steinbrecher e Romi Gonen, le prime tre donne liberate da Hamas. E, mentre imbracciavano i fucili, gridavano tutti in coro: "Allah akbar!". Una chiara strategia mediatica per convincere l'opinione pubblica che i veri vincitori di questo braccio di ferro con Israele sarebbero proprio loro. E, soprattutto, un modus operandi brutale con cui umiliare e terrorizzare gli ostaggi, fino all'ultimo secondo.
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