Paolo Corsi, insegnante in pensione ucciso in Tunisia: cosa gli hanno portato via
Un insegnante in pensione, residente a Roma e originario delle Marche, è stato ucciso nella sua casa in Tunisia, nella città di Sousse. L'uomo si chiamava Paolo Corsi e aveva 73 anni. Pur vivendo in Italia, in Tunisia aveva una casa per le vacanze, dove trascorreva diversi mesi all'anno. E infatti era molto conosciuto nella comunità di italiani che vivono nel Paese nordafricano.
Il 73enne prima è stato aggredito e poi gli sono stati rubati l'auto e il cellulare, come riferito da fonti vicine alla vittima. Originario di Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, ed ex professore di latino e greco, Corsi si era trasferito nei primi anni Ottanta nella Capitale. Mentre è ancora da chiarire la dinamica dell'aggressione.
Intanto, l'ambasciata a Tunisi, insieme alla Farnesina - come comunicato da fonti del ministero degli Esteri - starebbe seguendo il caso e prestando assistenza alla famiglia del pensionato. Del rientro della salma in Italia, invece, si sta occupando il nipote di Corsi, Alessandro, figlio del fratello della vittima. Il ministero, inoltre, ha sottolineato che l'uomo non risultava iscritto all'Aire. Il luogo del delitto, Sousse, è la terza città del Paese e si affaccia nel Golfo di Hammamet, non lontano da Monastir.
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