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Donald Trump, raffica di dimissioni a poche ore dall'insediamento

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Cambio di registro in tutto e per tutto. Donald Trump vuole mandare un segnale ben preciso agli elettori: con Joe Biden sconfitto, nulla sarà più come prima. Nemmeno l'amministrazione. Nel giorno dell'insediamento del tycoon, qualche ora prima, decine di diplomatici del Dipartimento di Stato americano si dimetteranno. Lo rende noto il Washington Post citando tre funzionari statunitensi ben informati a condizione di anonimato. Le dimissioni, precisano, seguono le istruzioni fornite dagli assistenti del presidente eletto. Il suo obiettivo, come già detto, è quello di avviare una rottura netta con l'amministrazione del predecessore. A lasciare l'incarico saranno, tra gli altri, John Bass, sottosegretario per la gestione e sottosegretario facente funzioni per gli affari politici. E Geoff Pyatt, vice segretario per le risorse energetiche.

"È del tutto appropriato cercare funzionari che condividano la visione del presidente Trump di mettere al primo posto la nostra nazione e i lavoratori e le lavoratrici americani. Abbiamo molti fallimenti da sistemare e questo richiede un team impegnato e concentrato sugli stessi obiettivi", ha detto chiaro e tondo un portavoce del team di transizione. 

Lo stesso Trump ha dichiarato che si aspetta di firmare un numero record di decreti "immediatamente" operativi dopo aver pronunciato il suo discorso inaugurale come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Raggiunto dalla NBC News, il repubblicano ha detto che non ha ancora stabilito quanti ne firmerà, ma che il numero sarà "da record". Si prevede, infatti, che firmerà ordini esecutivi che annulleranno molte delle politiche approvate durante l'amministrazione del presidente democratico uscente. Un esempio? La priorità di Trump per il suo secondo mandato è la deportazione di massa degli immigrati privi di documenti. "Inizierà molto, molto rapidamente", ha annunciato.

 

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