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Israele, Hamas: "Mette a rischio gli ostaggi prossimi al rilascio", domani la firma dell'accordo

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"Israele mette a rischio gli ostaggi prossimi al rilascio": a lanciare l'accusa l'ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedine Al-Qassam, le quali hanno avvertito Tel Aviv che i continui raid e attacchi su Gaza dopo l'annuncio dell'accordo di cessate il fuoco mettono a rischio gli ostaggi vicini alla liberazione. "Ogni aggressione ed attacco a questo punto da parte del nemico rischia di trasformare la libertà di un prigioniero in una tragedia", ha scritto il gruppo su Telegram. Senza fornire ulteriori dettagli, poi, il portavoce Abu Obeida ha parlato di un attacco sferrato contro un luogo in cui si trovava una delle donne destinate ad essere rilasciate "nella prima fase del cessate il fuoco".

In effetti, comunque, nelle scorse ore l'esercito israeliano ha fatto sapere di aver attaccato "circa 50 obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza" nell'ultimo giorno. "L'aeronautica militare ha attaccato circa 50 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore - ha affermato l'esercito in una nota -. Tra gli obiettivi attaccati figurano membri delle organizzazioni terroristiche Hamas e Jihad islamica, infrastrutture militari, depositi di munizioni, postazioni di lanciarazzi, siti di produzione di armi e posti di osservazione".

 

 

 

Nonostante questo, ora sembra che siano state risolte tutte le questioni che erano rimaste in sospeso e "l'accordo ora è fatto". Lo ha dichiarato una fonte statunitense citata su X dal giornalista di Axios, Barak Ravid. Il governo israeliano, quindi, si riunirà domani per approvare l’accordo di cessate il fuoco con Hamas, dopo che a Doha sono stati smussati anche gli ultimi punti di frizione.

 

 

 

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