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Per l'Europa Stalin non è meglio dei nazisti

Josef Stalin

Alberto Busacca
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Il compagno Adolf fa agitare la sinistra. Come prevedibile, infatti, i progressisti di tutto il mondo non hanno digerito le parole di Alice Weidel, leader di AfD, che nel suo dialogo con Musk ha detto, papale papale, che «Hitler era un comunista». Proprio così, un «comunista».

Alternative für Deutschland, ha spiegato la Weidel, non è un partito nazista, anzi «rappresenta l’opposto» di ciò che rappresentava il partito nazionalsocialista. Le persone, ha aggiunto, ritengono Hitler «un conservatore di destra». Mentre invece «era esattamente l’opposto. Non era un conservatore. Non era un liberale. Era un comunista socialista. Noi siamo il contrario: siamo un partito conservatore liberale».

Ora, come detto, i “compagni” sono ovviamente impazziti: «Ma come? Hitler un comunista? Non scherziamo assolutamente». Però, al netto della provocazione e della polemica politica, qualche domanda possiamo farcela. Ha detto semplicemente una sciocchezza, la capa di AfD? O qualche ragione, in fondo, ce l’ha? La risposta non è poi così immediata...

In primo luogo si può notare, come hanno fatto in tanti, che “nazismo” sta per “nazionalsocialismo”, quindi, almeno nominalmente, un qualche tipo di “legame” con la sinistra sembra esserci. Così come va rilevato, altra cosa nota, che Hitler si ispirava a Benito Mussolini, inventore del fascismo con un passato nel partito socialista. Detto questo, però, bisogna dire che il Führer non era certamente tra i più sensibili alle tematiche socialiste. Nel partito esisteva una forte corrente di “sinistra”, che teorizzava addirittura una collaborazione con i marxisti in chiave anticapitalista. Ma questa corrente fu di fatto spazzata via proprio da Hitler nella notte dei lunghi coltelli, anno 1934. Il più noto, tra i “compagni nazisti”, era Gregor Strasser.

Di lui la Treccani dice: «Fu il vero organizzatore del Partito nazista e ne divenne “il secondo Führer”. Membro del Reichstag dal 1924 al 1933, si trovò presto in conflitto con Hitler per la sua chiara posizione socialista ed anticapitalistica». In effetti, quindi, tra i nazisti qualche “comunista” c’era davvero. Ma è stato fatto fuori in maniera brutale...

Al di là della questione storica, comunque, il paradosso è che la Weidel viene attaccata da sinistra per la sua frase sull’ex dittatore mentre in realtà con le sue parole ha preso chiaramente le distanze da lui, dalle sue idee e dal suo razzismo. La critica all’operato di Israele a Gaza, ha spiegato, dimostra che il vero antisemitismo «si trova a sinistra». «Netanyahu ha fatto degli errori», ha concluso, ma AfD difende «gli ebrei in Germania», sempre più minacciati dai «crimini musulmani».

Un’ultima considerazione. L’«Hitler comunista» infastidisce i progressisti perché sembra un modo per mettere sullo stesso piano la svastica e la falce e martello. Bene, va ricordato però che una risoluzione Ue del 2019 già equipara di fatto nazismo e comunismo. Può non piacere, ma è così. «I regimi nazisti e comunisti», si legge, «hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell’umanità». Insomma, forse Hitler non era comunista, ma per l’Europa i comunisti non erano migliori di Hitler...

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