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Alice Weidel ed Elon Musk, Germania in agitazione: cos'è successo dopo l'incontro

Amedeo Ardenza
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Un aiuto indebito, se non addirittura una violazione delle leggi sulla campagna elettorale. Macché, è stato un esercizio di democrazia. L’incontro online di giovedì sera fra Alice Weidel, candidata cancelliera di AfD, ed Elon Musk l’uomo più ricco del pianeta, ha messo un po’ di pepe in una campagna elettorale resa grigia dal lungo inverno tedesco e dal vecchiume degli altri candidati big, il 69enne Friedrich Merz per la Cdu-Csu e il 67enne cancelliere uscente Olaf Scholz. Un vecchiume non anagrafico ma geologico.

Merz arriva dagli ultimi anni ’90, quando lui, Angela Merkel e Wolfgang Schäuble si azzuffavano per l’eredità politica di Kohl; mentre Scholz calca le scene dal 2011, quando fu eletto sindaco d’Amburgo. Ospitandola su X, Elon Musk ha concesso a Weidel una platea di oltre 200mila utenti. Per oltre 70 minuti i due hanno parlato di scuola ed energia atomica, di tasse e antisemitismo in Germania come dei progetti di lui per colonizzare Marte.

 

 

 

Al canale Br24, Andreas Jungherr, politologo all'Università di Bamberg, ha detto che la chiacchierata Musk-Weidel dai toni «di famiglia» avrà un impatto minimo sui risultati delle elezioni generali. Intervistato da DW, il suo collega Philipp Adorf dell’Università di Bonn ha osservato che per Wei del scopo principale dell’evento non era convincere il pubblico tedesco ma presentarsi al pubblico statunitense e ai futuri membri dell’amministrazione Trump. Difficile dire se abbia fatto bella figura: se da un lato la candidata sovranista ha avuto gioco facile a criticare l’incomprensibile chiusura delle ultime tre centrali nucleari attive in Germania nel pieno della crisi energetica, a tratti è anche apparsa ingessata e impreparata, per esempio in tema di Medio Oriente – «la guerra in Israele è così difficile da capire», ha dichiarato tanto da dover essere imboccata da Musk: «Ma tu sei a favore della sicurezza dello stato ebraico?». E ieri i giornali tedeschi hanno demolito le uscite di Weidel su «Hitler comunista».

La Welt, criticatissima per aver di recente pubblicato un editoriale dello stesso Musk, ha sentito Andreas Wirsching, direttore dell’Istituto di storia contemporanea di Monaco: «Sotto Hitler, decine di migliaia di comunisti furono perseguitati, internati nei campi e uccisi». Secondo il sondaggio di Politbarometer pubblicato ieri da Zdf, AfD continua a crescere a quota 21%. Un’ondata che prescinde dalla performance di Alice in rete.

 

 

 

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