California, distrutto dagli incendi il Sunset Boulevard: la strada era diventata un mito
Chiunque è stato almeno una volta a Los Angeles non avrà mancato il pellegrinaggio al Sunset Boulevard, il viale del tramonto, quell’arteria stradale che si estende da Figueroa Street fino alla Pacific Coast Highway per circa 39 chilometri attraversando West Hollywood e Beverly Hills le zone ricche della città diventate famose per il cinema e abitate dai divi della settima arte, al riparo da sguardi indiscreti. La toponomastica aiuta la mitologia, difficile trovare qui da noi una strada dal nome così capace di evocare un mondo, sia nei momenti splendenti che in quelli di decadenza. Quasi tutto gira intorno all’omonimo magnifico film che Billy Wilder diresse nel 1950, idea sperimentale di una storia impostata sul flashback, la prima scena è la fine ovvero il cadavere di un uomo affogato nella villa di una piscina sul Sunset Boulevard. Lui è morto ma la voce narrante è la sua, quella di un soggettista piuttosto giovane, senza un soldo, inseguito dai creditori, che trova rifugio e impiego da gigolò nella lussuosa e fatiscente casa di Norma Desmond, ex diva del muto ormai fuori dal mondo del cinema, assediata dai suoi ricordi e dagli appunto tramontati sogni di gloria, in attesa dell’improbabile chiamata di Cecil De Mille. Gli interpreti sono William Holden, attore emergente che proprio con questo film ottenne la consacrazione, e Gloria Swanson, ormai lontana dagli schermi da vent’anni, ma che nel 1950 ne aveva appena 51, quindi non si può dire vecchia, però lo spettacolo consuma molto più in fretta della vita reale. (...)