Russia, "bombardato Combinat Kristall": il colpo al cuore del regime di Putin
"Il deposito petrolifero Combinat Kristall a Engels, nella regione di Saratov, è stato attaccato". Con queste parole le autorità dell'Ucraina hanno rivendicato l'attacco contro un deposito russo di carburante nella base aerea. "Il bombardamento del deposito di petrolio - si legge nella nota diffusa su Telegram - crea seri problemi logistici per l'aviazione strategica degli occupanti russi e riduce significativamente la loro capacità di colpire le pacifiche città ucraine e gli obiettivi civili". L'attacco, avvenuto nella notte a pochi chilometri dal confine, è stato condotto tramite l'impiego di "capacità a lungo raggio", così come ha affermato a sua volta il consigliere presidenziale ucraino Oleksandr Kamyshin.
I media hanno riportato la notizia di varie esplosioni e di un grande incendio presso il deposito petrolifero "Kristal" nella base aerea militare di Engels-2, dove è di stanza parte della flotta di bombardieri strategici russi. Le autorità regionali russe hanno infatti riferito di un "massiccio attacco" da parte di droni ucraini contro le città di Saratov ed Engels, situate a circa 700 chilometri a sud-est di Mosca, che ha causato "danni" a una "impresa industriale", provocando anche un "incendio".
Solo ieri, martedì 7 gennaio, Kiev confermava "nuove operazioni offensive", in particolare contro "un comando militare" vicino a Belaia, nell'oblast di Kursk, in Russia. Un "attacco mirato" e altre operazioni - rendevano noto le autorità - "sono stati coordinati con le forze di terra ucraine che stanno attualmente iniziando nuove operazioni offensive". Un colpo basso per Mosca, che nel frattempo sostiene che le difese aeree russe abbiano abbattuto nelle ultime 24 ore sei missili Himars e 105 droni delle forze armate ucraine.
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