Cecilia Sala, il doppio gioco dell'Iran sulla sua pelle
Gli iraniani cambiano le carte in tavola. Non è più l’ingegnere l’obiettivo dei pasdaran. Smentendo le fonti ufficiali della scorsa settimana, ora il ministero degli Esteri di Teheran fa sapere che non c’è alcun collegamento tra l’arresto di Cecilia Sala e la detenzione di Mohammad Abedini Najafabadi a Milano.0
Non è lui che vogliono in cambio della liberazione della giornalista italiana. Cosa, allora? O chi? Il regime iraniano manda anche un altro messaggio: tenere fuori gli Stati Uniti da questa vicenda. Avvertimento che arriva proprio all’indomani della visita lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago, residenza d’inverno del presidente eletto Donald Trump.
L’intrigo internazionale si complica proprio nelle ore in cui a Roma è convocata la riunione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Luogo istituzionale scelto dal sottosegretario con delega ai Servizi Alfredo Mantovano per aggiornare deputati e senatori sulla vicenda.
Insomma la situazione è questa. Si tratta con una controparte che non è il massimo dell’affidabilità, ma si tratta (...)
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