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"Keir Starmer facilita gli stupri sui minori": Musk fa esplodere l'Inghilterra

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Mauro Zanon
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La scorsa estate, in seguito alla strage di Southport commessa da un diciassettenne di origini ruandesi che aveva un manuale di Al Qaeda in casa, e ai successivi disordini scatenati in tutto il Regno Unito da gruppi di ultradestra, il patron di Space X e Tesla, Elon Musk, aveva scritto sul suo social network, X, che «la guerra civile è inevitabile» nel Paese guidato dal laburista Keir Starmer.

I commenti avevano suscitato l’indignazione del governo: diversi ministri avevano definito irresponsabile e ingiustificabile l’ingerenza di Musk negli affari inglesi. Ma a distanza di cinque mesi, il proprietario di Xè tornato all’attacco: condividendo e scrivendo da martedì scorso oltre 60 tra post e opinioni su vari temi caldi della politica britannica. Fino all’ultimo di ieri, il più duro, in cui si è scagliato direttamente contro Starmer, accusandolo di «facilitare gli stupri sui minori». Musk, nel dettaglio, ha condiviso un meme in cui il premier laburista viene descritto come più attento a controllare i post sui social che gli stupri. Secondo il magnate, l’establishment politico e giudiziario britannico è colpevole di non aver indagato adeguatamente sui giri di abusi sessuali sui minori, tra cui quello di Rochdale, in cui decine di ragazzine furono violentate tra il 2004 e il 2013. Secondo l’ultradestra britannica gli abusi sono stati nascosti perché gli autori erano prevalentemente di origine pakistana.

Il consigliere di Donald Trump, oltre a Starmer, ha attaccato la ministra laburista per la Protezione dei minori, Jess Phillips, il cui posto dovrebbe essere «in prigione» per aver rifiutato l’idea di un’indagine nazionale sugli abusi sessuali. Pur prendendo le distanze dalla richiesta di incarcerare Philips, la nuova leader del Partito conservatore britannico, Kemi Badenoch, ha invocato un’indagine nazionale su quello che ha definito «lo scandalo delle bande di stupratori» nel Regno Unito. In un altro messaggio su X, Musk, in trattative per fare una donazione al partito di Nigel Farage, Reform Uk, ha inoltre chiesto il rilascio dell’attivista anti -islam Tommy Robinson, condividendo messaggi di sostegno per la sua militanza contro l’islamizzazione del Regno Unito.

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